Partono le trattative sul contratto e le riforme
Moratti sblocca la vertenza scuola

Marco Ludovico

(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Letizia Moratti riapre le relazioni sindacali nella scuola. Il clima che si respirava ieri, al termine dell'incontro tra il ministro dell'Istruzione e Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, era piuttosto positivo. Il ministero ha annunciato ufficialmente «un forte impegno per le risorse da destinare nella prossima Finanziaria in primo luogo all'innalzamento della qualità della scuola». Tant'è che oggi Letizia Moratti dovrebbe incontrare il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Anche le cifre per il prossimo contratto dei docenti sono ormai in fase di definizione. Ieri, però, le confederazioni hanno dovuto registrare il silenzio del ministro su questo capitolo. Un cauto ottimismo, o almeno una certa disponibilità, prevale tra i rappresentanti dei docenti. Anche se con toni e sfumature diverse e qualche atteggiamento molto guardingo. Dice Enrico Panini (Cgil): «Alle parole devono seguire i fatti. L'incontro di oggi è stato interlocutorio, ma nelle prossime settimane vogliamo una risposta precisa su un punto: gli stipendi dei docenti». Panini ha ricordato che i Paesi europei hanno definito il 6% come obiettivo del rapporto tra spesa per l'istruzione e prodotto interno lordo. «Noi - ha rilevato - siamo al 5%. Abbiamo chiesto al ministro di condividere questo obiettivo europeo con la prossima finanziaria, altrimenti Cgil, Cisl, Uil e Snals saranno chiamati a dare una risposta». Daniela Colturani (Cisl) rileva «l'impegno per la copertura dei costi per le imprese di pulizia e per l'immediata distribuzione di circa 5mila posti per le nuove assunzioni in ruolo. Mentre è stato rinviata a un tavolo tecnico, che si riunirà lunedì prossimo, la determinazione delle effettive esigenze da inserire nell'organico di fatto del personale Ata». Novità anche per il contratto dei dirigenti scolastici: il ministro «ha dichiarato di aver inviato alla Funzione pubblica la richiesta per l'immediata riapertura della trattativa e si è assunto l'impegno per la ricerca di risorse, nel bilancio di assestamento, che possano consentire di chiudere positivamente la contrattazione» ha fatto sapere la Colturani. Esulta poi Alessandro Ameli (Gilda): «Letizia Moratti ci ha assicurato che il Governo vuol procedere sulla strada dell'istituzione dell'area contrattuale separata per i docenti, una nostra richiesta da anni e il mezzo indispensabile per valorizzare la professione insegnante». Il ministro, ha sottolineato Ameli, «ha anche aggiunto che l'iter istitutivo sarà breve e sarà compiuto in tempo utile per il rinnovo contrattuale». Secondo Fedele Ricciato (Snals) «l'apertura dei tavoli politici sul contratto e le riforme è significativa. Lo Snals sollecita il ministro a dare risposte sulle risorse, anche per migliorare complessivamente l'offerta formativa dell'istruzione». Rispetto poi alle immissioni in ruolo del personale docente, ha detto Massimo Di Menna (Uil), «il ministro ha dato assicurazioni circa la copertura di tutti i posti sia per il contingente del 2000 sia per quello del 2001. È stato inoltre deciso di seguire con uno specifico monitoraggio la copertura dei posti di sostegno», che al Centro-Nord non è stata completata. L'incontro di ieri, insomma, ha prodotto certamente un risultato: la tensione sindacale è diminuita. E Letizia Moratti ha messo a segno un altro punto a suo favore. Certo, nessuno abbassa la guardia, tra le confederazioni. E nei prossimi giorni si vedrà se le premesse positive avranno un seguito. Il tema delle retribuzioni «europee», per esempio, è al centro delle rivendicazioni sindacali. Ma la risposta di Viale Trastevere, almeno nell'ipotesi più accreditata in questo momento, è: retribuzioni europee sì, a patto che diventi «europea» anche la professione. In pratica: aumento dell'orario di lavoro, o dell'impegno professionale, valutazione dei risultati, diversificazione salariale legata a parametri di professionalità. Su questi aspetti - delicatissimi, sotto il profilo sindacale, basti pensare a quello che è successo a Luigi Berliguer con il «quizzone» - stanno già lavorando al ministero dell'Istruzione. Dopo l'avvio regolare dell'anno scolastico, è la nuova sfida apparentemente impossibile di Letizia Moratti: conciliare obiettivi di rilancio e modernizzazione della classe docente con le istanze e le battaglie portate avanti dai sindacati.