Lotta alle «e-mail spazzatura» l’Europa rinvia la decisione
COSTANO 20 MILA MILIARDI L’ANNO AI CONSUMATORI

STRASBURGO. Stallo all'Europarlamento sul progetto di direttiva Ue sulla tutela della privacy su internet e in particolare sulla questione della protezione dei consumatori nei confronti delle 'e-mail spazzatura’. Dopo un voto in prima lettura la direttiva torna in commissione. Le nuove proposte saranno ripresentate all'aula entro due mesi. Il punto più controverso della direttiva è quello delle 'junk mail', o e-mail spazzatura, cioè i messaggi elettronici commerciali non richiesti che sempre più intasano le caselle elettroniche dei navigatori di Internet. L'esecutivo Ue in uno studio del febbraio scorso ha valutato in 20 mila miliardi di lire l'anno il costo di connessione per i destinatari delle e-mail spazzatura. Due i sistemi tra i quali scegliere. Uno è il principio del cosiddetto opt-in: in questo caso, l'invio di posta elettronica o di messaggi Sms non richiesti viene consentito solo quando l' utente abbia espressamente dichiarato di volerli ricevere. L'alternativa è l'opt-out: in questo caso l'utente Internet o il proprietario di un telefonino dovrebbe fare specifica richiesta per evitare di ricevere i messaggi non desiderati.