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Firenze lancia l’università del cyberspazio
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1. Firenze lancia l’università del cyberspazio
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da Il Corriere della Sera
Martedì, 11 Settembre 2001

Si tratta di una laurea triennale dedicata alla rete e alla formazione multimediale
Firenze lancia l’università del cyberspazio
Parte il corso per preparare educatori specializzati nelle nuove tecnologie

Nasce a Firenze una nuova laurea dedicata a Internet e alla formazione multimediale. Partirà a ottobre, avrà durata triennale (come tutti i corsi di primo livello previsti dalla riforma Berlinguer) e l’obbligo di frequenza. Ma chi non potrà seguire il corso (ed è questa una delle novità più interessanti) potrà iscriversi alle lezioni a distanza via Internet. Oppure decidere di alternare corsi dal vivo o via cyberspazio.

NUOVE TECNOLOGIE - La laurea per «Formatore multimediale» ha un’impostazione prevalentemente pedagogica e ha l’obiettivo di preparare educatori professionali specializzati nelle nuove tecnologie e nell’apprendimento a distanza.
«È dedicata anche agli insegnanti interessati ad acquisire un’alta preparazione nelle tecnologie didattiche - spiega Antonio Calvani, docente di Tecnologia dell’istruzione all’Università di Firenze e coordinatore del corso -. Vogliamo creare maestri e professori capaci sia di formare i colleghi, sia di realizzare nella scuola sistemi integrati d’apprendimento grazie all’impiego della rete e delle nuove tecnologie».
Si tratta di una preparazione definita strategica dagli esperti, perché, a fronte di finanziamenti spesso generosi nel settore della multimedialità, a scuola si registra da anni una preoccupante mancanza di preparazione tecnica e molti insegnanti rischiano di rimanere al palo. Con il risultato che i computer appena acquistati rimangono spenti, il collegamento a Internet inutilizzato e i miliardi spesi gettati al vento.
All’Università di Firenze gli esami sono diciotto, più 150 ore di tirocinio da svolgere nelle scuole o nelle aziende e una tesi di laurea che potrà essere preparata in modo tradizionale o multimediale su Cd-rom. Si studieranno materie tradizionali come la storia moderna o contemporanea, la letteratura italiana, la pedagogia e la psicologia, ma ci saranno anche novità assolute. Come un esame di filosofia teoretica di intelligenza artificiale, quella branca della cibernetica che da 45 anni (il termine «intelligenza artificiale» fu coniato per la prima volta da John McCarthy nel 1956) tenta di studiare l’evoluzione delle macchine e capire se un domani potranno diventare coscienti e senzienti. Un sogno tornato d’attualità dopo l’ultimo film di Spielberg appena presentato al Festival di Venezia.
Gli studenti, online e non, dovranno anche superare un esame di estetica del cyberspazio.
«Il computer e Internet contribuiscono a cambiare i gusti - spiega Calvani - e nelle diramazioni reticolari del cyberspazio si valutano oggetti in modo diverso, con canoni in continua evoluzione. Internet è poi un luogo personalizzabile, da costruire pagina dopo pagina, gli stessi website seguono gusti estetici particolari, da analizzare e comprendere».
Internet è soprattutto comunicazione. Non poteva mancare così un esame di «Comunicazione mediata al computer», con un corso diretto da Andrea Spini, docente di sociologia all’ateneo fiorentino.
«Durante le lezioni studieremo anche i molteplici aspetti della comunicazione condivisa, cioè la possibilità offerta da Internet di realizzare opere collettive - spiega Spini - con la nascita di comunità virtuali nelle quali il singolo non si annulla ma s’arricchisce, contribuendo a migliorare l’informazione e la propria preparazione».
Il grosso degli esami è però dedicato alle tecnologie dell’istruzione per imparare i metodi della formazione permanente a distanza. Si studierà come realizzare classi virtuali, come organizzare corsi online, e ancora come utilizzare Internet nella formazione permanente.
Un altro modulo è dedicato alla multimedialità. «Abbiamo adottato una visione interdisciplinare - spiega Calvani - inserendo nel piano di studi materie come la musica e l’arte visiva. Un esperto multimediale deve conoscere e usare più codici di linguaggio, perché davanti al computer si manipolano caratteri, note, icone, simboli, disegni. La stessa progettazione dei website, uno degli insegnamenti previsti dal corso laurea, richiede una conoscenza estetica molto ampia alla quale un formatore multimediale non può rinunciare».


EXTRACOMUNITARI -Una curiosità. Uno dei diciotto esami è dedicato alla Pedagogia interculturale e si studieranno i rapporti tra media ed extracomunitari. «Ci interessa capire come un mezzo (elettronico e non) rappresenta e descrive un extracomunitario - spiega ancora Calvani -, un insegnamento utile per un operatore che vive e opera in una società sempre più interculturale come la nostra».
Infine, altri due esami dedicati a discipline sociali: Psicologia dinamica e Psicologia dello sviluppo e dell’apprendimento cognitivo e relazionale. Entrambe affronteranno soprattutto gli aspetti della comunicazione multimediale per capire come noi uomini interagiamo in un mondo sempre più dominato dalle macchine.

Marco Gasperetti

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Date: 11 Sep, 2001 on 07:46
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