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La Città Educativa: Documento conclusivo del forum
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1. La Città Educativa: Documento conclusivo del forum
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Città di Mogliano Veneto

La Città Educativa Documento conclusivo del forum
19 – 21 novembre 2003

“L’adulto felice mi piace perché quando uno è felice è bello, corre, salta, gioca e risponde alle tue domande”

GIORGIA, IV elementare


Dal 19 al 21 novembre 2003 a Mogliano Veneto ha avuto luogo il primo Forum della Città Educativa. La città educativa è la città di tutti, di tutte le persone che la vivono e la abitano, di tutte le culture e le divers-abilità , dei piccoli e dei grandi.
Abbiamo cercato di costruire uno spazio e un tempo di incontro e di confronto. Questo vuol dire provare a condividere pensieri, progetti, esperienze, risorse, difficoltà e bisogni.
Siamo partiti da tre importanti riflessioni: il ruolo della scuola oggi come luogo da reinventare per l’incontro tra generazioni (Fausto Colombo); l’intercultura come metodo per esplorare il cambiamento del proprio processo identitario e i contesti “multipli” nei quali viviamo (Alì Adel Jabbar); fare rete come strumento di governo della complessità attraverso forme di regolazione (Giuseppe Gangemi). Nella tavola rotonda sul sistema educativo territoriale in rapporto alla propria azione, le diverse componenti della Città Educativa hanno presentato il loro punto di vista, arricchito dal dibattito con i partecipanti. Nella seconda giornata sono state illustrate le reti territoriali esistenti quale mezzo per mettere in relazione istituzioni, scuole, associazioni, enti e organizzazioni private fra loro e nuovo metodo di partecipazione ed efficace strategia di intervento. I seminari sul Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi, la Continuità scolastica e l’orientamento, l’Interculturalità, la Diversabilità sono stati occasioni per avviare ragionamenti e condividere esperienze. Il forum si è concluso con alcuni incontri organizzativi tra i diversi partners delle reti e con un approfondimento sul tema del mondo della scuola nella comunicazione (Alberto Abruzzese).
Hanno accompagnato queste giornate l’esposizione dei materiali prodotti dalle scuole e dalle associazioni del territorio ed alcuni significativi spettacoli: Indaco (sulla Dichiarazione Universale dei Diritti umani – Compagnia Teatro Danza), Salve sono un geranio (sulla Diversabilità - Progetto Calamaio Centro di documentazione Handicap di Bologna) ed Animazioni teatrali – musicali (realizzate dagli studenti della scuola media e delle scuole superiori di Mogliano Veneto).

A conclusione dei lavori il forum approva e sottoscrive il seguente documento articolato per tematiche. Esso traccia alcune linee ed indicazioni per il futuro con l’impegno di una prima verifica e valutazione dei risultati al prossimo appuntamento che si propone con cadenza biennale e sede itinerante all’interno dei partners delle reti territoriali.


Riforma della scuola: l’offerta formativa del nostro territorio si è qualificata sempre di più nel tempo per l’impegno di tutti: operatori della scuola, genitori, studenti, amministratori, associazioni ed enti. L’accoglienza, l’attenzione e l’ascolto dei nuovi bisogni, la flessibilità di tempi, spazi, organizzazione del lavoro, l’integrazione e la valorizzazione delle differenze, la capacità di utilizzare il territorio e la comunità come risorsa, la formazione continua del personale sono alcuni degli elementi che caratterizzano la qualità del fare scuola a Mogliano Veneto. D’altra parte la scuola dell’autonomia (nata con il DPR 275/1999) e i rinnovati compiti dei Comuni hanno sancito il nuovo valore del rapporto fra scuola ed ente locale.
Il progetto di riforma proposto dall’attuale governo introduce modifiche che compromettono questo positivo patrimonio di esperienze: l’anticipo, su scelta dei genitori, a due anni e mezzo, dell'iscrizione alla scuola dell'infanzia e a cinque anni e quattro mesi per la scuola elementare, senza motivazioni educative e pedagogiche; la conservazione della divisione tra scuola elementare e scuola media; l’anticipo dell’opzione scuola/lavoro a 14 anni; la separazione fra istruzione e formazione professionale; un sostanziale arretramento dei nuovi programmi e piani di studio che non tengono conto dei tratti innovativi della nostra società (pluralismo, multiculturalità, integrazione e solidarietà); la riduzione, ed in alcuni casi il taglio, dei finanziamenti che vanifica l’impegno della scuola a costruire risposte differenziate (sostegno, tempo pieno, taglio degli organici).

Il forum denuncia i limiti dell’attuale proposta di riforma e impegna l’amministrazione comunale in accordo con tutti gli attori e i soggetti del territorio a:
- promuovere la più ampia informazione, il confronto e la discussione attorno alle questioni sopra indicate;
- coinvolgere tutte le componenti del sistema formativo territoriale in una giornata di lavoro da realizzarsi entro le prossime settimane e finalizzata anche a individuare concrete strategie di innovazione;
- confrontarsi con gli altri soggetti istituzionali (Provincia, Regione, Ufficio
Scolastico Regionale) per garantire lo sviluppo della qualità dell’offerta
educativa;
- utilizzare tutti gli ambiti di autonomia progettuale riconosciuti ai diversi attori per individuare strategie possibili di sviluppo del sistema formativo e valorizzare le risorse delle reti territoriali istituite.


La formazione: un sistema educativo e formativo di qualità si fonda anche sulle competenze degli educatori. Decisivo quindi è costruire continue occasioni e strumenti per lo sviluppo della loro professionalità. Il forum in particolare sottolinea l’importanza di una formazione rivolta anche ai genitori che coordini le diverse iniziative e li sostenga nella loro azione educativa in dialogo con le altre agenzie formative, con una specifica attenzione alle necessità dei genitori stranieri.
In questo ambito si ritiene importante valorizzare tutti gli strumenti di cooperazione oggi utilizzati:
- il Patto per la Scuola;
- la Città Educativa;
- le Reti territoriali.


Intercultura, Continuità
e diversabilità:
Intercultura
- Assumere la prospettiva della città accogliente come dimensione autentica dei processi di integrazione multiculturale nei diversi ambiti (scuola, servizi alla persona, cittadinanza attiva).
- E’ necessario un lavoro di rete tra scuola, amministrazione, mondo del volontariato, e tra scuole stesse per condividere esperienze, mettere in comune strategie e risorse, realizzare percorsi di formazione integrata.
- Per quanto riguarda specificamente le problematiche legate alla cura dei figli, sarebbe molto utile radunare in un unico sito internet i diversi materiali.
- Si devono incrementare gli spazi di incontro e di scambio, dove discutere anche di argomenti e tematiche su cui si hanno visioni contrapposte e divergenti; luoghi di negoziazione dove esercitare la democrazia e la partecipazione.

Continuità e orientamento
- Continuare la riflessione avviata allargando il gruppo anche ad altre persone interessate per approfondire anche il tema dell’orientamento;
- organizzare corsi di formazione per i genitori come sostegno nei momenti di transizione dei loro figli/figlie e per migliorare la conoscenza dei problemi relativi al cambiamento e poter collaborare in modo più produttivo con la scuola;
- organizzare corsi di formazione rivolti ai docenti per la costruzione di curricula verticali continui.

Diversabilità
- Necessità di sviluppare una cultura che non consideri i diversabili come “diversi”;
- Necessità di considerare il deficit in rapporto al contesto;
- Necessità di coinvolgere i diversabili nelle iniziative che li riguardano;
- Poiché il buon lavoro deriva dalla condivisione delle esperienze, è importante continuare ad evitare, come sempre è stato fatto da strutture quali il GLT, l’autoreferenzialità.

I Consigli delle
Ragazze e dei Ragazzi:
- I parchi e gli spazi verdi , che non sono molti in tutte le città, dovrebbero essere maggiormente curati e possibilmente ampliati
- Dovrebbe essere vietato l’accesso alle aree verdi agli scooter e ai motorini, costruendo per questi mezzi appositi parcheggi
- Nei giardini delle scuole sarebbe opportuno mettere tavoli e panche per aver la possibilità di lavorare all’aperto nella buona stagione
- Sistemazione di strade, piste ciclabili e più vigilanza
- Car sharing (cercare di viaggiare in più persone sulla stessa auto) per diminuire il traffico, quindi il pericolo d’inquinamento


- Multe morali (cioè possibilità di dare un avvertimento agli automobilisti che invadono spazi riservati a pedoni e ciclisti)
- Corsi di recupero e aiuti per chiunque sia in difficoltà
- Migliorare le attrezzature sportive e crearne di nuove
- Dotare di migliori attrezzature le scuole
- Migliorare le mense scolastiche (sia come spazi sia come cibo)
- Valorizzare gli scambi culturali, i gemellaggi tra classi e consigli dei ragazzi e delle ragazze, i viaggi d’istruzione, la corrispondenza (anche con e-mail) con scuole e persone di paesi lontani, anche di altri continenti.
- Sostenere il grande lavoro e le molteplici iniziative svolte dei diversi consigli dei ragazzi e delle ragazze in favore dei più deboli: manifestazioni, marce per i diritti dei bambini e delle bambine, iniziative di solidarietà per aiutare i bambini dei paesi in via di sviluppo, adozioni a distanza, gemellaggi con scuole del terzo mondo, contatti con associazioni che già operano in questi paesi.


Le Reti Territoriali: la rete è un nuovo strumento di gestione dei processi complessi. Elementi positivi di questo modello sono: la flessibilità, la partecipazione libera, diretta e paritaria tra i partners, una conduzione partecipata e condivisa delle scelte, la forte motivazione degli aderenti, la capacità di modificarsi e rispondere rapidamente ai cambiamenti in atto, la possibilità di coinvolgere soggetti pubblici e privati. Presupposti per un buon funzionamento delle reti sono il legame con le comunità locali, un efficace coordinamento, la capacità di individuare progetti specifici e mirati. Prerequisito fondamentale è la capacità di ciascun partner di ripensare il proprio modello organizzativo in maniera trasversale (lavoro per progetti piuttosto che per settori; rispetto della gradualità delle azioni da promuovere; valorizzazione delle differenti linguaggi e compiti).
Il forum è stata un’occasione importante per avviare un confronto sulle reti territoriali già costituite.

Agenda 21: una rete per lo sviluppo sostenibile.
- Si sottolinea l’importanza dell’implementazione di politiche per lo sviluppo sostenibile a livello locale, ritenendo tutti i partners coinvolti nell’opera di sensibilizzazione e diffusione del concetto di sviluppo sostenibile e nella concertazione delle azioni da intraprendere.
- Si ritiene indispensabile adottare una metodologia di concertazione di azioni strategiche da parte di tutti i soggetti preposti al governo locale, regionale e nazionale, nell’auspicio che si possa dirigere la metodologia di lavoro verso la progettazione partecipata.
- Si ribadisce l’importanza del progetto di attivazione di Agenda 21 locale “Una rete per il territorio” e la sua valenza strategica per i contenuti dello stesso.
- Si sollecita il Ministero dell’Ambiente a velocizzare le procedure per l’individuazione dei beneficiari del finanziamento del bando 2002.
- Si invita la Regione a favorire l’implementazione di azioni di buon governo sul territorio con l’istituzione di un fondo ad hoc che possa aiutare le Amministrazioni locali nelle politiche di sviluppo sostenibile.
Consapevoli della scelta strategica operata, i partners si impegnano a procedere comunque nella realizzazione del progetto e a reperire eventuali altre forme di finanziamento per proseguire lungo il percorso intrapreso.

Legge 285/’97: una rete per la promozione dei diritti dell’infanzia ed adolescenza.
Si ritiene che:
- le finalità e gli obiettivi d’intervento contenuti nell’articolato di Legge sono a tutt’oggi attuali e prioritari a livello locale e nazionale;
- l’istituzione del fondo di cui all’Art. 1 della legge deve essere mantenuto ed incrementato per garantire continuità alle positive esperienze territoriali, per non chiudere servizi attivati e per non disattendere aspettative create;
- da subito il Governo e le Regioni si assumano la responsabilità di programmare e informare gli Enti Locali circa le prospettive di attuazione della L.285/97 nelle regioni sia dove la seconda triennalità attuativa termina nel 2003, sia dove termina nel 2004;
- la ripartizione delle risorse debba tenere conto che i piccoli e medi comuni italiani, che sono la maggior parte nel territorio dello stato, hanno di fatto bilanci finanziari che non permettono loro di attivare con fondi propri servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Quindi i finanziamenti dovrebbero essere potenziati proprio per permettere in tutti i territorio di sviluppare servizi di qualità

I centri Territoriali Permanenti (CTP): una rete per l’accoglienza.
Centrale oggi è la formazione lungo tutto l’arco della vita. Il CTP è lo strumento per il coordinamento e la promozione di tutte le iniziative finalizzate a questo importante obiettivo. Lo qualificano la dimensione intercomunale e la capacità di leggere i nuovi bisogni formativi degli adulti del territorio. La sua azione è sostenuta dall’accordo di programma con gli enti locali che traccia le reciproche forme di collaborazione.
Si propone di continuare a sostenere l’attività del CTP finalizzata alla reale promozione del diritto di cittadinanza attiva, di sviluppo di competenze dei nuovi alfabeti, di sostegno ai processi di integrazione sociale (stranieri sia adulti che giovani, anziani, analfabeti funzionali).

Relazioni ed ambienti anche con i bambini: una rete di cooperazione per città dei bambini.
Questa rete si è costituita ufficialmente nel corso del forum e coordina istituzioni pubbliche e private interessate allo studio ed alla realizzazione di iniziative tese a progettare, costruire e vivere "città più a misura anche delle bambine e dei bambini". La finalità è quella di costituire una competente ed organica sinergia su contenuti e proprietà di città più a misura anche dei bambini con lo scopo di creare documentazioni comuni, strategie operative e metodologie condivise, mutui aiuti di lavoro, collaborazioni e scambî di esperienze, relazioni alle reti istituzionali (Ministero dell'Ambiente, rete dell'ANCI, ecc.) e, altresì, di migliorare la visibilità del proprio operato.

Attraverso la rete "Relazioni e Ambienti anche con i Bambini" possono gemellarsi i Consigli dei Ragazzi, esperienze di progettazione partecipata, iniziative educative con particolare riferimento al territorio.

Partners della rete sono:

Comune di Mogliano Veneto (Treviso) (capofila)
ARP - Agenzia Regionale per i parchi (Lazio)
Parco Monti Lucretili (Palombara Sabina – Roma)
La Città di Anfione (Fano – PS) (direzione scientifica)
Unicef (Treviso)
AgorA21 (Chieti)
Centro studi Il Seme (Corigliano Calabro – Cosenza)
Ce.ri.s.s. (Casamassima – Bari)
Comune di Aldeno (Trento)
Comune di Belluno
Comune di Casale sul Sile (TV)
Comune di Casier (TV)
Comune di Cuneo
Comune di Lavis (Trento)
Comune di Marcon (Venezia)
Comune di Martellago (Venezia)
Comune di Musile di Piave (VE)
Comune di Preganziol (Treviso)
Comune di Prata Camportaccio (Sondrio)
Comune di Ricadi (VV)


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Mail: redazione@edscuola.com
Date: 27 Nov, 2003 on 20:07
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