da La Repubblica
Domenica, 26 Agosto 2001 Scuola, rivolta contro la Moratti "In piazza professori e studenti"
Sindacati sul piede di guerra: è una provocazione
lo scontro sulla scuola
ROMA - Minacciano l'autunno più caldo degli ultimi anni per contrastare le riforme annunciate dal ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti al Meeting di Comunione e Liberazione, a Rimini. I sindacati della scuola e gli studenti sono sul piede di guerra; in testa i Cobas degli insegnanti proclamano di essere pronti a scendere in piazza coinvolgendo gli studenti, quelli stessi del movimento noglobal che «a Genova hanno manifestato la loro totale opposizione al liberismo».
L'unica parziale apertura di dialogo viene dalla Cisl che con il segretario nazionale Savino Pezzotta, ipotizza forme di accreditamento tra pubblico e privato ma ribadisce l'altolà deciso ai buoniscuola. E mentre la Casa delle Libertà plaude al programma del ministro, l'opposizione di centrosinistra accusa: la Moratti va contro la Costituzione. L'ex ministro della Pubblica Istruzione, il diessino Luigi Berlinguer a cui si deve la mediazione sull'attuale legge di parità scolastica, ribadisce che «il modello del buonoscuola lombardo se esteso a livello nazionale sarebbe un disastro, la fine della scuola pubblica». E il capogruppo del Pdci alla Camera, Marco Rizzo dice di «augurarsi che la provocazione della ministra Moratti sia stata un'intemperanza verbale dettata da quella platea di Cl sempre pronta a spellarsi le mani per le proposte più reazionarie e retrive». La Sinistra giovanile sfida il ministro a confrontarsi in un'assemblea studentesca pubblica; gli studenti dell'Uds parlano di manifestazioni e occupazioni alla ripresa della scuola.
Compatto quindi il fronte sindacale Snals, confederali, Unicobas e Cobas nel bocciare il ministro Moratti. «Vuole disgregare la scuola pubblica, ha lanciato una dichiarazione di guerra», attacca Piero Bernocchi (Cobas). «Riformare la maturità davvero non serve», precisa Massimo Di Menna (Uil). «Bisogna parlare della scuola che c'è, cioè di quella statale», commenta Fedele Ricciato (Snals).
Ma il segretario della Lega Lombarda, Roberto Calderoli avverte: «I sindacati fanno solo politica, bene la Moratti». Stesso apprezzamento da An che con Riccardo Pedrizzi afferma : «Farà il centrodestra quello che non è stato capace di fare il centrosinistra, cioè la vera parità, così l'Italia entra in Europa». Piena condivisione arriva dal governatore della Lombardia, Roberto Formigoni che sottolinea che la parità di cui parla Moratti è la strada già intrapresa dalla Regione lombarda.
(g. c.)
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