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Sciopero generale, e' guerra di cifre sulle adesioni alle manifestazioni
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24 / 10 /2003 15:21

Sciopero generale, e' guerra di cifre sulle adesioni alle manifestazioni

Roma, 24 ott. (Adnkronos) - E' guerra di numeri tra sindacati e Confindustria per quanto riguarda le adesioni alle manifestazioni sindacali piu' importanti contro la riforma delle pensioni e la legge finanziaria. Cgil, Cisl e Uil parlano di una larga partecipazione: circa un milione e mezzo nelle piazze di tutta Italia, ma Antonio d'Amato e' pronto a controbattere sui dati: ''C'e' stata una bassa adesione allo sciopero anzi bassissima, non superiore al 30% nonostante il blocco dei trasporti''.

I sindacati, invece, si ritengono soddisfatti dei risultati. In Sicilia ha scioperato il 100% degli operai del Petrolchimico di Gela tra diretto e indotto. Il 90% dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese e il 95% di quelli del Cantiere navale di Palermo. Questi solo alcuni numeri esemplificativi. E nelle parole del leader della Cisl, Savino Pezzotta, si riassumono le posizione anche della Cgil e Uil. ''Oggi le piazze d'Italia sono piene e le fabbriche vuote. Lo sciopero e' riuscito bene'', dice Pezzotta.

I sindacati, dunque, ora si attendono una convocazione da parte del governo. Ma secondo Pezzotta non si intravede nessun segnale ''della sbandierata volonta' di dialogo'' mostrata in questi giorni dall'esecutivo. ''Di fronte a questa manifestazione e all'adesione altissima allo sciopero proclamato - prosegue il leader della Cisl - qualunque altro governo avrebbe il buon senso di convocare le parti sociali per capire le ragioni del disagio''.

E il leader della Cgil, Guglielmo Epifani affonda il coltello dicendo che c'e' solo un caso in cui si potrebbe riavviare il dialogo tra governo e classi sociali. Questa modalita' e' ''ritirare il provvedimento sulle pensioni''. E su questo punto, aggiunge, ''il governo non provi a dividere, in maniera maldestra, il sindacato''. Epifani sottolinea che la riforma delle pensioni ''e' esattamente il suo contrario, una controriforma''.

E se il governo non cambia strada i sindacati sono pronti a proclamare prossimamente una nuova manifestazione nel Mezzogiorno d'Italia e per il Mezzogiorno. ''Oggi speriamo si possa invertire una tendenza -ha detto Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti al termine del comizio a Napoli - fino ad ora sembrava che il governo avesse la forza di convincere gli italiani che la sua proposta fosse necessaria. Noi abbiamo l'obiettivo di convincere la maggioranza dei cittadini che non e' necessario fare alcun taglio e che i veri problemi non sono le pensioni ma altri, come l'aumento dei prezzi e la mancanza di sviluppo e occupazione''.


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Date: 24 Oct, 2003 on 15:49
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