Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


Edscuola Board
Edscuola Board Discussion Forum.
Index / Educazione&Scuola© - Archivio Rassegne / Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa (Archivio 2)
author message
"Le famiglie scelgono e lo Stato risparmia"
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
edscuola
Administrator
in Educazione&Scuola

View this member's profile
posts: 13944
since: 23 May, 2001
1. "Le famiglie scelgono e lo Stato risparmia"
Reply to this topic with quote Modify your message
da La Repubblica
Sabato, 25 Agosto 2001

"Le famiglie scelgono e lo Stato risparmia"
Buttiglione: introdurremo una concorrenza vera tra istituti

UMBERTO ROSSO

ROMA - «Al meeting di Rimini ho sollevato solo la questione dell'aborto, mi son guardato bene dal mettere sul tavolo anche la libertà di scelta per la scuola, che pure è una delle cose che mi stanno più a cuore. Confidavo in Letizia Moratti...».
Ma allora, ministro Buttiglione, lei sapeva dell'affondo della "signora di ferro" della Pubblica istruzione?
«Lo speravo, intuivo. So di che pasta è fatta Letizia Moratti».
Scatenerà nuove polemiche, come del resto la sua uscita sull'aborto.
«Sbagliate. Perché qui non si tratta di aprire una guerra fra scuola pubblica e scuola privata».
No?
«No, lo pensano solo alcune vecchie retroguardie del laicismo».
Di che si tratta, allora?
«Della libertà di scelta fra un modello di formazione e l'altro. Mi scelgo il mio maestro, mi piace quel progetto o preferisco quell'altro. Le famiglie e gli studenti potranno optare per il tipo di approccio educativo che sentono più vicino. Basta con lo Stato come una nuova chiesa».
Come dice?
«Sì, l'idea di uno Stato come una nuova chiesa in cui la scuola pubblica diventa l'educazione al sacerdozio».
Francamente detto da un cattolico come lei suona un po' paradossale.
«Invece è proprio così».
Ma non saranno proprio le scuole cattoliche a fare la parte del leone, in questa liberalizzazione scolastica?
«Non funziona l'equazione di partenza, ovvero scuola privata uguale scuola cattolica. Ce ne sono alcune cattoliche, certo, ma la libertà di scelta presuppone che ogni famiglia possa tranquillamente indirizzare i figli verso una scuola privata più confacente ai propri valori».
Come si farà concretamente a scegliere, fra l'offerta di una scuola e l'altra?
«Ci si informa, si discute con le famiglie e gli studenti che le frequentano... Quando insegnavo in Germania, la mia università sfornava dettagliati depliant illustrativi».
Insomma, il mercato, la concorrenza fra pubblico e privato.
«La libertà di scegliere, non necessariamente fra pubblico e privato. La concorrenza può scattare fra due istituti pubblici come fra due privati».
Una libertà che però ha dei costi. Le private non saranno solo per i figli di chi può spendere?
«Devono essere accessibili a tutti. Uno studente oggi allo Stato costa 1011 milioni l'anno. La retta in un istituto privato molto qualificato, mettiamo il Leone XIII a Milano o il Massimo a Roma, si aggira attorno agli otto milioni».
Sta dicendo che la privata costa meno della pubblica.
«Che può offrire stessi servizi a costi minori».
Solo che nella pubblica lo studente non paga direttamente quella cifra, nelle private sì.
«Ma se paga lo Stato anche per la privata...».
Quanto?
«Per esempio i due terzi, diciamo attorno a sei milioni. Del resto, lo Stato risparmierebbe il postoscuola lasciato vuoto dall'alunno che non frequenta gli istituti pubblici».
Le casse non pubbliche non se ne vanno in tilt?
«No, perché si risparmia appunto sugli alunni che scelgono l'altra strada».
E il sospetto di favorire gli interessi di cordate private?
«Vergognoso. E' una questione di giustizia. Quelle famiglie non devono pagare due volte, una con le tasse e l'altra con le rette. E poi secondo noi le risorse per la scuola pubblica vanno moltiplicate».
Le famiglie incasserebbero il bonus?
«Bonus, detrazione fiscale, altro ancora: sui dettagli non mi azzardo a indicare soluzioni, fra di noi ci sono sensibilità diverse. Quello che è sicuro è che dobbiamo fare in fretta a far partire la novità».
E la riforma Berlinguer?
«La riformiamo».
Alcuni suoi colleghi del centrodestra la vorrebbero proprio buttare.
«Calma. C'è gente che ha lavorato. Salviamo quel che c'è di buono. Però dobbiamo coinvolgere anche le regioni».
La devolution anche per la scuola.
«E' un tema chiave della riforma scolastica».


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com
Date: 25 Aug, 2001 on 09:34
"Le famiglie scelgono e lo Stato risparmia"
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
All times are GMT +2. < Prev. Page | P.1 | Next Page >
Go to:
 

Powered by UltraBoard 2000 Personal Edition,
Copyright © UltraScripts.com, Inc. 1999-2000.

Archivio
Archivio Forum
Archivio Rassegne