Elenchi pronti tra dicembre e gennaio, saranno in vigore dal 2004-2005

Più punti ai precari storici
In arrivo il disegno di legge che riordina le tabelle degli insegnanti

ROMA - Entro dicembre o al più tardi gennaio le graduatorie permanenti dei 300 mila docenti-precari saranno riscritte con nuovi criteri. Il disegno di legge e la relativa tabella di valutazione dei titoli, che dovrebbe risolvere la «guerra» tra i precari storici e quelli diplomati nelle Scuole di Specializzazione post laurea (Siss), verrà esaminato nel Consiglio dei ministri di venerdì. Dovrebbe essere approvato nel giro di un mese. Le nuove liste decorreranno dal 2004-2005 e avranno validità biennale. L’obiettivo è un riequilibrio tra le diverse categorie del precariato. Il testo non potrà fare miracoli: in alcuni insegnamenti l’attesa della cattedra resterà biblica.

PASSAGGI DI RUOLO - I docenti precari - storici o «sissini» - si concentrano nelle graduatorie permanenti delle superiori. Il 60 per cento dei posti che si liberano in questo settore è però riservato ai docenti delle elementari e medie che hanno i titoli per passare ai licei, ai tecnici o agli istituti professionali. Per aiutare i precari - prevede il ddl - la percentuale di posti riservata ai passaggi di ruolo verrà rivista attraverso un confronto con i sindacati. Si parla di dimezzamento della quota.

TITOLI DI ACCESSO - Viene ridotto a un terzo il punteggio con cui un docente entra nelle graduatorie permanenti, dopo aver superato un concorso, un giudizio o un’esame finale. Lo scopo è sempre quello di ridurre il gap tra precari storici e sissini. Il ddl prevede da un minimo di 4 a un massimo di 12 punti, in base al voto in centesimi riportato nella prova. Prima si andava da 12 a 36 punti. E i sissini, che in genere concludono brillantemente il corso, hanno sempre ottenuto il massimo. D’ora in poi fino a 59 centesimi si avrà diritto a 4 punti, i punti diventeranno 5 tra 60 e 65 centesimi, 6 tra 66 e 70 centesimi e così via fino ad arrivare a 12 punti per chi prende tra 96 e 100 centesimi. Con questa operazione i precari storici, in modo indiretto, recuperano circa 7 punti nelle graduatorie. Ai docenti specializzati delle Siss vengono confermati i 30 punti, di cui 24 per la durata biennale del corso, da far valere però in una sola graduatoria a scelta dell’interessato. Le abilitazioni valgono per tutti 6 punti.

ALTRI TITOLI - Il disegno di legge tende anche a contenere il punteggio derivante dal cumulo di più abilitazioni. «Per ogni abilitazione o idoneità all’insegnamento posseduta in aggiunta al titolo valutato come titolo di accesso alla graduatoria - si legge nel testo - sono attribuiti punti 1». Il dottorato di ricerca conserva 6 punti. Una novità è rappresentata dal master. Avrà il valore di 3 punti, «purché coerente con gli insegnamenti compresi nella classe di concorso cui si riferisce la graduatoria».

DOCENTI DI SOSTEGNO - Il provvedimento si occupa anche dei docenti di sostegno. Nel corso di quest’anno accademico, prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo attuativo dell’articolo 5 della riforma riguardante il reclutamento dei docenti, le università dovranno istituire corsi annuali riservati agli insegnanti di sostegno. Si tratta di una sorta di sanatoria generale per i docenti che hanno maturato più di 360 giorni di attività con i bambini disabili, ma sono privi dei titoli richiesti. Il decreto attuativo dell’articolo 5 è quasi pronto. Potrebbe essere emanato entro un mese.

Giulio Benedetti