da Il Corriere della Sera
28 agosto 2003Si allarga in Italia il fenomeno dei libri a pagamento
Editoria, illusioni in vendita
Si dice che l’editoria per la letteratura sia in profonda crisi, perché - come è noto - in Italia si legge poco. Serafino Massoni, in un suo originale pamphlet ( Editori & Scrittori , Editoriale La Cronaca, pagine 77, 4) cita dei dati di partenza. Da un lato ci sono 500 mila lettori di narrativa e cinque mila affezionati alla poesia, dall’altro si possono contare 300 mila aspiranti narratori e addirittura un milione e mezzo di «poeti». In questa situazione va in affanno la grande editoria che si affida per lo più ai titoli stranieri o a scrittori italiani di cassetta, vivacchia (e solo rarissimamente prospera) la piccola editoria (da Sellerio a Rubettino, da Aragno ad Avagliano, per fare solo qualche nome), la quale generosamente cerca di produrre titoli nuovi di qualità. Eppure c'è chi da questa situazione trae guadagno, magari piccolo, ma sicuro. Proliferano infatti, sparse in tutta Italia, sigle editoriali che pubblicano poesie e romanzi a pagamento, si moltiplicano gli agenti letterari semiclandestini, prosperano le scuole e i laboratori di scrittura. Niente di illegittimo, per carità. I patti sono generalmente chiari: la truffa è raramente in agguato.
Quello che ben descrive Massoni è un sorprendente fenomeno a circolo chiuso, ma redditizio, basato su una imprenditorialità spesso improvvisata da una parte e sulla vanità dall’altra. La domanda è: può venire qualcosa di buono da tutto ciò? Forse varrebbe la pena d’indagare a fondo questo fenomeno senza considerarlo solo come una folcloristica fiera delle illusioni.
Giorgio De Rienzo
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