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Scuola, i precari «storici» protestano a Montecitorio
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1. Scuola, i precari «storici» protestano a Montecitorio
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da Il Corriere della Sera
26 agosto 2003

Terza manifestazione in pochi mesi. «Non siamo in lotta con chi ha frequentato le scuole di specializzazione per insegnanti secondari, ma vogliamo giustizia»

Scuola, i precari «storici» protestano a Montecitorio

In Italia sono 194 mila, chiedono lo sblocco delle immissioni in ruolo. «Ci sono 90 mila posti vacanti»

ROMA - Sono i precari più precari. Professori senza cattedra, senza più punti (gliene hanno dati e subito tolti 18), e spesso pure senza supplenza. Quelli che hanno vinto il concorso (l’ultimo è di 4 anni fa), che da allora insegnano a tempo determinato ma che più passa il tempo e più si ritrovano in fondo alle graduatorie della scuola. In bilico da tanto che, per distinguerli, li chiamano precari «storici». Il ministero dell’Istruzione ne conta 194 mila (tra docenti e non docenti), gli interessati si autostimano tra i 200 e 250 mila. Scendono in piazza stamattina alle 11 davanti a Montecitorio, per la terza volta in pochi mesi. Sotto le insegne del Miip (Movimento interregionale insegnanti precari), e del Cip (comitato insegnanti precari), supportati dallo Snals e da delegazioni di Cgil, Cisl e Uil che per loro preparano una strategia unitaria «contro la precarizzazione del lavoro scolastico e per lo sblocco immediato delle immissioni in ruolo, ferme nonostante ci siano decine di migliaia di posti vuoti». Novantamila, calcola la Cgil.
Il 30 luglio i precari si sono sdraiati per terra. «Per simbolizzare la nostra condizione di paria calpestati da tutti», spiega Cristiana Cataldi del Miip. «I politici hanno salvato il calcio, ora salvino noi. Altrimenti si passa ad azioni forti». Nella «guerra tra poveri», precario contro precario, gli «storici» si contrappongono ai «sissini» (circa 40 mila), ovvero quelli che hanno frequentato le Ssis, scuole di specializzazione per insegnanti secondari, istituite con legge nel 1999 (dal centrosinistra): corsi biennali a pagamento (dai 3 agli 8 milioni di lire a seconda dell’ateneo scelto).
Dal 2001 i «sissini» sono stati premiati con un bonus di 30 punti (pari a 2 anni e mezzo di supplenza), finendo per scavalcare i colleghi non specializzati ma con più anzianità, accorpati nella stessa fascia. Dopo un ricorso al Tar (vinto), i precari «storici» avevano ottenuto dal ministro Letizia Moratti un surplus di 18 punti. Annullati però poco dopo dal tribunale amministrativo (dietro ricorso dei «rivali»). «Una situazione indecente, in due anni le graduatorie sono state ribaltate sei volte», commenta Enrico Panini, segretario generale della Cgil Scuola. «L’immissione in ruolo dei precari è una priorità assoluta. Ormai il 20 per cento del personale scolastico rientra in questa categoria».
Del disegno di legge che dovrebbe riscrivere le regole per il reclutamento degli insegnanti, risolvendo le querelle sui punti, dice Panini, non c’è più traccia. Lo aveva annunciato il ministro per i Rapporti con il parlamento, Carlo Giovanardi, il 30 luglio. Dal ministero della Moratti fanno sapere che c’è una bozza «su cui però stiamo ancora lavorando».
Fedele Ricciati, segretario generale dello Snals-Confsal chiede al governo «di trovare quanto prima una soluzione equa, che riequilibri la situazione dei punteggi e metta in chiaro la posizione sia dei precari, sia dei "sissini", sia infine dei vincitori di concorso».
Aureliana Scotti, coordinatrice romana del Miip chiarisce che la manifestazione di oggi «non è una lotta tra i precari e sissini. Noi chiediamo soltanto giustizia. Dovremmo essere tutti dalla stessa parte, ed evitare di farci la guerra».

Giovanna Cavalli

La scheda

CHI SONO
I precari «storici» sono professori senza cattedra, che hanno vinto il concorso (l’ultimo è di 4 anni fa), ma che da allora insegnano a tempo determinato, senza alcuna garanzia di continuità

I NUMERI
Secondo i dati del ministero dell’Istruzione sono 194 mila (considerando docenti e non docenti). Gli interessati sostengono invece di essere tra i 200 e i 250 mila

LA PROTESTA
I precari «storici» chiedono lo sblocco delle immissioni in ruolo. Secondo la Cgil ci sarebbero 90 mila posti vuoti disponibili. Questa mattina, dalle 11, protesteranno a Roma davanti a Montecitorio. È la terza manifestazione in pochi mesi

Date: 26 Aug, 2003 on 08:21
Scuola, i precari «storici» protestano a Montecitorio
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