Trentino, culla dell'information technology

Secondo un rapporto del Censis il Trentino Alto Adige è la regione dove l'uso del pc è più familiare. Un duro colpo per le metropoli italiane.

MILANO - Il Trentino Alto Adige conquista la maglia rosa della tecnologia. E’ tra le vette alpine che il web non ha segreti, il pc si usa con estrema facilità e gli acquisti con carta di credito si fanno, per lo più, in rete. Un brutto colpo per le metropoli italiane, anche perché in classifica, dopo il primato montano, si piazza, a sorpresa, la Basilicata. Lo rivela un rapporto del Censis sulle aree digitali condotto per il Sole 24 Ore. Crolla così il mito delle città industrializzate. Infatti, anche se la Lombardia mantiene il primo posto nella graduatoria generale delle regioni in cui l'information technology è più diffusa, è nelle aree del Trentino e della Basilicata che l’utilizzo del computer è più familiare.

Un ribaltone geografico che fa brindare, dopo il Trentino, un’altra regione spesso poco considerata: la Basilicata. Un buon piazzamento che deve molto al programma "un computer in casa", un progetto con il quale la Regione ha finanziato, con un contributo di 600 euro, l’acquisto di un pc a quasi 40 mila famiglie lucane. Dopo la grande rimonta della Basilicata, in classifica si trovano, rispettivamente al terzo e quarto posto, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia. Fanalini di coda il Piemonte (al 18esimo posto e unica regione del Nord nei gradini più bassi), le Marche (19esima) e il Molise (l’ultima con solo il 23% delle famiglie in possesso di un pc).

Ma lo studio del Censis analizza anche altri aspetti. Nel dettaglio, i trentini, con una percentuale di oltre il 46%, risultano essere esperti navigatori. A tallonarli i lucani (con il 41,2%) e i liguri (40,9%). Rimangono invece bassi i livelli di utilizzo della rete in regioni come il Friuli Venezia Giulia, la Puglia e la Sardegna. Altra voce di rilievo nella classifica, tutta italiana, dell’informatizzazione, è l’e-commerce. Anche in questo campo, la montagna non ha rivali: oltre al Trentino Alto Adige infatti i pagamenti elettronici sono molto diffusi anche in Valle d'Aosta. Una modalità di pagamento che invece incontra diffidenza la Sud, dove i gradini più bassi sono occupati dalle regioni meridionali. In coda Puglia, Sardegna e Molise.

A questa fotografia scattata dal Censis guarda il ministro per l’Innovazione Tecnologica, Lucio Stanca, che dichiara: "Per recuperare il gap che ancora separa l'Italia dai Paesi tecnologicamente più avanzati è necessario rafforzare il processo di alfabetizzazione, ma questa volta informatica, per eliminare le barriere verso una digitalizzazione diffusa e condivisa". E ancora: "Dall’indagine realizzata dal Censis emerge un quadro che è in sintonia con la radiografia che abbiamo realizzato nei mesi assieme ai Centri Regionali di Competenza per l'e-government e la Società dell'Informazione, una rete di strutture territoriali che, grazie ad un accordo tra il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e le singole Regioni, supportano le amministrazioni locali nella diffusione delle nuove tecnologie nel loro territorio. La strategia del Ministero però non è solo quella di promuovere e creare le sole infrastrutture per lo sviluppo della pubblica amministrazione elettronica, ma anche di avvicinare sempre di più tutte le componenti della comunità, ossia cittadini ed imprese, ai molteplici vantaggi della Società dell'Informazione, che poggia sulle più innovative tecnologie informatiche e delle tlc".