A partire dal prossimo anno scolastico, che inizierà il 15 settembre, i quattordicenni toscani avranno tante opportunità formative in più in aggiunta a quelle tradizionali.
Grazie, infatti, ad un protocollo d'intesa siglato tra le Regioni, il Ministero della pubblica istruzione e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è prevista, già a partire dall'anno scolastico 2003/04, l'offerta formativa sperimentale sia di istruzione che di formazione professionale.
«Il problema nasce da un buco della riforma Moratti - ha sottolineato Paolo Benesperi assessore all'istruzione della Regione Toscana - che ha cancellato la legge che aveva portato l'obbligo scolastico da 14 a 15 anni ma ha mantenuto l'obbligo formativo a diciotto anni, obbligo che però inizia a quindici anni. Così i quattordicenni che hanno terminato la scuola a giugno di quest'anno (in Toscana sono il 2%) erano praticamente sprovvisti di tutele formative qualora non si fossero iscritti alla scuola superiore».
Grazie a questo accordo a settembre i ragazzi toscani avranno non solo l'offerta classica, licei, istituti tecnici e professionali ma troveranno anche l'offerta di percorsi integrati tra istituti professionali e formazione professionale.
La sperimentazione poi prevede per gli anni successivi la creazione di percorsi integrati della durata di tre anni per fare avere ai ragazzi una qualifica di livello europeo e in futuro si aprirà la possibilità di integrazione tra istituti professionali e licei con alternanza scuola lavoro.
Un progetto che la Regione Toscana aveva in mente da tempo per innalzare le competenze di base ed aiutare i ragazzi nelle scelte sia prima che durante il percorso di formazione.
Il dato interessante è la creazione di percorsi personalizzati studiati di volta in volta sulla base delle esigenze dei singoli adolescenti.
Intanto è stato emesso un bando, il cui termine scade il 28 agosto, per la presentazione di progetti da parte di scuole e agenzie formative che saranno esaminati dalle province che hanno a loro disposizione fondi che ammontano complessivamente 4 milioni e 968 mila euro che saranno ripartiti tra dieci province e il circondario Empolese-Valdelsa.
Roberta Capanni