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Una formula vecchia (come le polemiche)
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1. Una formula vecchia (come le polemiche)
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da Il Corriere della Sera
19 giugno 2003

Una formula vecchia (come le polemiche)

di GASPARE BARBIELLINI AMIDEI

Sotto le inevitabili polemiche intorno alle tracce, c’è molto poco. Si discute animatamente su un’indicazione bibliografica sgradita a sinistra e obiettivamente assai scarna e su una citazione dell’attuale presidente del Consiglio. Ma la sensazione di fondo è che questi esami sono davvero troppo vecchi. Nessun ostacolo procedurale, nessuna implicazione politica e nessun macigno finanziario impediscono al ministro della Pubblica istruzione Letizia Moratti di anticipare un decreto delegato, fra i molti necessari per la complessa attuazione della sua riforma. Si può introdurre già dal prossimo anno una formula snellita e informatizzata di esame di Stato, abolendo la carica emotiva e la barocca sacralità del meccanismo attuale. Busta, ceralacca e segreti hanno fatto il loro tempo. Ne offre conferma la prevedibile scacchiera degli argomenti proposti ieri per la prova scritta di italiano.
Senza infamia e senza lode, e con qualche caduta stilistica in materia di storia e di ambiente, le tracce non giustificano l’affannata caccia su Internet che molti ragazzi hanno tentato fino all’alba. Non c’era nulla da svelare, se nel tema di ordine generale gli studenti sono stati perfino invitati a discutere sulla «forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle informazioni».
Sterminata è la biblioteca sull’impatto della tv. Se ne parla anche nei bar. Karl Popper, il filosofo fustigatore della tv, è famoso come un calciatore. Forse, attualità per attualità, si poteva all’opposto tentare di incuriosire i candidati sulle ragioni del recente diffuso calo dei telespettatori.
Si potrebbe poi azzardare una classifica delle prevedibilità. 1) Al primo posto, nell’ambito «storico politico» collocherei la traccia sui sistemi totalitari del Novecento, fascismo, nazismo, comunismo (con un recupero della conoscenza sulle foibe istriane e una certa confusione tra totalitarismo e dittatura in relazione al Cile post Allende), il tutto forse in uno spirito implicitamente bipartisan , che è poi tradito dalla solitaria proposta del testo di Courtois, cioè Il libro nero del comunismo , una lettura della tragedia sulla quale sono stati invece scritti ben più importanti libri. 2) Metterei a pari merito in seconda posizione nell’ambito «artistico-letterario» e nell’ambito «socio-economico» gli «affetti familiari» e la possibilità della poesia nella società della comunicazione di massa. 3) «Potrei avere un bicchier d’acqua?» avrà certamente chiesto più di un candidato, convinto da una torrida giornata di falsa primavera a scegliere nell’ambito «tecnico-scientifico» l’argomento sull’acqua, risorsa e fonte di vita (con documenti di Fontana, Merzagora, Corbellini e perfino Berlusconi, presidente del Consiglio che inaugurò l’anno scorso la giornata mondiale dell’alimentazione. E francamente quest’ultima indicazione, davanti a migliaia di testi scientifici su clima e ambiente appare davvero un eccesso, forse involontario, di zelo). Alla materia dell’acqua i giornali dedicarono grande spazio, almeno pari a quello ripetutamente dato alla cittadinanza «planetaria» che spetta, al di là di quella «anagrafica» a «tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione» come ci invita a ricordare il tema di «argomento storico».
Per suo conto scaramantica è l’analisi proposta per il testo di Pirandello Il piacere dell’onestà . Gli elaborati potranno essere letti come un augurio dalle nuove generazioni a quelle che le precedono. Lungo il cammino dell’istruzione, fra molte opportune onestà, indispensabile è quella intellettuale, che obbliga a una rispondenza tra fatica ed esiti. Per non essere inutile, la fatica dell’esame finale deve collocarsi all’interno di un sistema coerente e sincrono di apprendimenti, di valutazioni e di orientamenti. È ciò che la riforma promette.

Gaspare Barbiellini Amidei


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Date: 19 Jun, 2003 on 06:37
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