Volumi segnalati da insegnanti, attori, scrittori e psicologi per trascorrere tre mesi in compagnia di buone letture, per riflettere e crescere

I prof: ragazzi leggete, in vacanza con cinque libri

Cederna consiglia Pennac e il «Piccolo albero» per i bambini, la Masini «Occhio di bottone», Charmet invece «Se hai bisogno chiama» di Carver

Cinque libri da portare in vacanza. Per trascorrere tre mesi in compagnia di buone letture, per riflettere e crescere. Ma anche per divertirsi, perdendosi tra avventure avvincenti e noir , amori appassionati e storie fantastiche. Cinque libri segnalati da attori, scrittori, psicologi e insegnanti. Per bambini e adolescenti. Da leggere sotto l’ombrellone o su un prato, in viaggio o in città. «Per i più piccoli - comincia la sua classifica l’attore Giuseppe Cederna - consiglierei «L’occhio del lupo» di Daniel Pennac. È un bellissimo racconto che coinvolge un bambino e un lupo cieco da un occhio che si incontrano in uno zoo. Colpisce perché affronta il tema delle diversità. Per i bambini dai 13 ai 70 anni, invece, suggerisco «Kim» di Kipling. È un romanzo d’avventura e di crescita, dove il rapporto tra discepolo e maestro tocca davvero il cuore».
L’attore, impegnato nella scrittura di un romanzo su un viaggio in India, propone anche testi come «Piccolo albero» di Forrest Carter (dai 12 ai 14 anni), l’infanzia di un ragazzino americano che cresce con i nonni, indiani cherokee, e impara a conoscere la natura, ma anche romanzi storici, come «Leone l’africano», di Amin Maalouf, il racconto di uno dei primi viaggiatori arabi del ’500. «Una bellissima storia vera, in cui la cultura araba e quella occidentale si incontrano». Infine, un libricino per i più grandi. «Il mirto e la rosa», di Annie Messina. «Una storia semplice, da mille e una notte, il racconto di un amore assoluto e totale».
Pensa all’estate dei più giovani Beatrice Masini, scrittrice e traduttrice per l’Italia di Harry Potter. E propone letture come «Bambini di farina», di Anne Fine («sull’importanza di trovare punti di riferimento»), «Occhi di bottone» di Sylvia Waugh, «Skellig» di David Almond («un’amicizia soprannaturale tra un bambino e un angelo per uscire da un momento difficile della vita»). Ancora, per i bambini di dieci anni, la scrittrice propone «Baby», di Patricia Mac Lachlan e un classico per l’infanzia, «Polissena del porcello» di Bianca Pitzorno, «un vero feuilleton , con tanti colpi di scena e un finale scoppiettante».
Francesca Altomare Lavizzari, preside dell’istituto Cavalieri di via Anco Marzio, non ha dubbi: «Bisogna cercare di entrare nella testa degli adolescenti, proporre personaggi con cui possano confrontarsi». Per questo, nella sua top five , suggerisce «Jack Frusciante è uscito dal gruppo», di Enrico Brizzi» e «Bar Sport 2000» di Stefano Benni. Quindi, i classici. «Il barone rampante» e tutte le opere di Italo Calvino, «Il pozzo e il pendolo» di Edgar Allan Poe («il primo noir , con elementi di giallo e di attesa e un pizzico di paura») e «Il signore degli anelli» di Tolkien. Una critica e un sesto titolo. «Mancando totalmente in Italia una letteratura per le ragazze di 13-14 anni, propongo ancora "Piccole donne crescono" della Alcott».
Ai sedicenni lo psicologo Gustavo Charmet suggerisce «Se hai bisogno chiama» di Raymond Carver «per imparare a scrivere», «La luna e i falò» di Cesare Pavese («è la grande letteratura italiana»,) e «Lessico famigliare» di Natalia Ginzburg («per confrontare la famiglia di una volta con quella moderna»). Infine, «I diari» di Kafka («perché l’autore è un eterno adolescente») e le «Memorie di una ragazza per bene» di Simone de Beauvoir. «Sono - conclude Charmet - diari, discorsi intimi, amori ed emozioni che toccano le corde degli adolescenti».

Annachiara Sacchi