Tempo di bilanci per i corsi ForTic

Suona domani l'ultima campanella per gli under 18 italiani, ma a chiudere i battenti sono anche i corsi di alfabetizzazione informatica che, a partire dal gennaio scorso, stanno coinvolgendo 180mila docenti delle elementari, delle medie e delle superiori. Il gerundio è d'obbligo, perché molti di loro ritorneranno a settembre, puntuali come il primo giorno di scuola, perché una serie di pastoie amministrative ha impedito loro di partire in tempo. Con la rubrica Sussidi@rio, @lfa Il Sole-24 Ore li ha seguiti da vicino, e prima di andare in vacanza ha chiesto al ministero dell'Istruzione un bilancio su questa gigantesca operazione di e-learning. Risultato: promosso, ma potrebbe fare di più. Allargandosi al personale cosiddetto Ata - cioè gli amministrativi - che spesso dalle segreterie gestiscono le reti informatiche, ad esempio, oppure assicurando fin da subito tutor all'altezza della situazione, il che risparmierebbe di doverli sostituire in corsa. Tutti spunti, questi, che torneranno buoni nel 2004, quando il ministero - una volta trovati i fondi necessari - potrebbe passare all'edizione numero due. E se da viale Trastevere si dicono soddisfatti della performance della piattaforma informatica dietro a PuntoEdu, il portale online che completa i corsi fatti in classe con materiali multimediali, forum e approfondimenti, gli insegnanti lamentano qualche carenza: come i test di valutazione, che danno soluzioni diverse quando li si rifà una seconda volta, o i collegamenti troppo lenti, che rendono l'accesso ai materiali poco scorrevole. Senza contare che online non sono ancora disponibili tutti i moduli promessi: all'appello ne mancano sette per il corso A, due per il percorso B e ben 26 tra il C1 e il C2. Ma curiosando tra i forum riservati agli insegnanti iscritti, le critiche si alternano alle note di soddisfazione. Per chi infine lamenta la carenza di pc all'interno del proprio istituto scolastico, è in arrivo una buona notizia: non sarà il pc gratis promesso a suo tempo, ma il ministero è pronto a garantire un portatile a tutti gli insegnanti che ne faranno richiesta a un prezzo tra il 35 e il 40% di quello di listino, il cui costo verrà trattenuto direttamente dalla busta paga.

Micaela Cappellini