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Microsoft compra la licenza Unix da SCO Group
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da ZdNet

Microsoft compra la licenza Unix da SCO Group

Dopo la denuncia a IBM e la decisione di sospendere la vendita di prodotti Linux, SCO vende i diritti di Unix a Microsoft. Orlando Zanni, regional manager di SCO Group Italia, commenta lo scenario che va delineandosi

di Emil Abirascid
Tech Update Italia
19 maggio 2003

Microsoft ha acquisito da SCO Group la licenza per l'utilizzo della tecnologia Unix comprensiva di brevetti e codice sorgente.

L'annuncio segue di pochi la notizia diffusa da SCO Group relativamente alla sospensione della distribuzione di prodotti Linux, notizia che a sua volta va ricondotta alla denuncia che la stessa SCO Group ha fatto sostenendo che Linux contiene parte di codice derivato direttamente da Unix e quindi coperto da copyright. Copyright di proprietà, appunto, di SCO Group.

La denuncia che da un lato è genericamente rivolta al mercato mettendolo in guardia che si è di fronte a una chiara violazione dei diritti di autore, ha il suo punto di massima espressione nei confronti di IBM contro la quale SCO Group ha intentato una causa che prevede un risarcimento pari a un miliardo di dollari (in calce i collegamenti agli articoli che Tech Update ha pubblicato recentemente sull'argomento).

Orlando Zanni, regional manager di SCO Group per Italia, Grecia e Turchia, spiega a Tech Update le ragioni di questi eventi, eventi che, è tutt'altro che escluso, rischiano di sollevare un polverone e di ridefinire gli equilibri del mercato dei sistemi operativi.

"L'accordo con Microsoft è finalizzato ad assicurare alla software house di Redmond, così come già hanno fatto migliaia di altre aziende, la possibilità di utilizzare in piena legalità il codice sorgente di Unix quale componente da integrare nei suoi prodotti per renderli compatibili con la piattaforma e i servizi basati su Unix - afferma Zanni -. Questo annuncio fa parte delle attività che SCO Group ha avviato lo scorso anno con l'obiettivo di tutelare il valore derivante dalla proprietà intellettuale di Unix". Attività nelle quali rientrano anche i programmi SCOsource per la definizione di contratti di licenza che già hanno iniziato a generare fatturato per SCO Group.

"La decisione di sospendere le vendite dei prodotti Linux deriva invece - continua Zanni - dalla necessità di trasmettere al mercato un messaggio chiaro relativamente al problema di violazione del codice. Ciò che ci preme è avvertire il mercato che vi è un problema di ordine legale, problema che noi abbiamo messo in luce e che fino a oggi nessuno ha ancora smentito. SCO Group non ha l'obiettivo di arrivare a tutti i costi a una disputa legale, tutt'altro, ci auguriamo che il problema possa essere risolto senza ricorrere ai tribunali, si tratta però di un problema serio e al momento siamo in attesa di risposte dai protagonisti del mercato".

La causa contro IBM, recita il comunicato ufficiale di SCO Group, è articolata su quattro capi d'accusa: appropriazione indebita di proprietà intellettuale, interferenza illecita, sleale concorrenza e rottura di contratto.

"Il problema legale dell'utilizzo non autorizzato di parte di codice di Linux - spiega Zanni - riguarda certamente altre aziende e anche i clienti. Oggi siamo in attesa di una risposta da parte delle altre aziende, comprese quelle che insieme a noi fanno parte del consorzio UnitedLinux che non intendiamo assolutamente abbandonare, continuando anzi a mantenere fede a tutti gli impegni presi in quella sede. Per quanto riguarda i nostri clienti li abbiamo sollevati da ogni responsabilità legale e agiamo per continuare a offrire loro il pieno supporto ai prodotti Linux che hanno acquistato in passato. Gli altri utenti devono rivolgersi ai rispettivi fornitori per ottenere la garanzia di piena utilizzazione legale di ciò che hanno acquistato. È chiaro che se i fornitori non sono in grado di fornire tali garanzie significa che non sono sicuri di ciò che vendono".

Ciò che può accadere ora è che le aziende che utilizzano e vendono Linux reagiscano dicendo: "è vero Linux integra codice Unix di proprietà di SCO Group" e in tal caso si arrivi a una soluzione pacifica della questione; oppure che dichiarino il contrario e quindi il tutto venga portato davanti a un tribunale che avrà il compito di decidere chi ha ragione ed, eventualmente, quantificare i risarcimenti.

Qualunque sia lo scenario che si concretizzerà è certo che il mercato dei sistemi operativi, e in particolare il ruolo di Linux che la stessa Microsoft ha iniziato a considerare come concorrente di Windows, sarà protagonista di nuovi equilibri. Sia a livello di concorrenza tra le diverse piattaforme, sia sul fronte dello sviluppo di Linux quale sistema operativo ideale per le applicazioni aziendali.

Unix è stato inventato oltre 30 anni fa dagli Unix Systems Laboratories di AT&T. In seguito AT&T vendette la proprietà intellettuale di Unix a Novell Networks che a sua volta la rivendette a Santa Cruz Operation. Caldera International, società che vendeva Linux, acquistò da SCO i diritti di Unix e due prodotti: OpenServer e UnixWare. Infine lo scorso anno Caldera ha cambiato il proprio nome in SCO Group per sottolineare come la gran parte del suo business deriva dalle attività legate ai prodotti SCO e non da quelli basati su Linux.


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Date: 21 May, 2003 on 08:46
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