FIERA DEL LIBRO, URBANI RISPONDE ALLE POLEMICHE SULL'ASSENZA DEL GOVERNO

Torino, 16 mag. - (Adnkronos) - Le polemiche suscitate ieri dall'assenza dell'esecutivo alla cerimonia di inaugurazione della Fiera Internazionale del Libro di Torino ''le vedo come una manifestazione d'amore e considerazione per il governo, che si vuole vicino a se. E per questo aspetto sono contento. Per qualche inurbanita', invece, francamente sono un pochino addolorato''. A parlare e' il ministro per i Beni culturali Giuliano Urbani che ha visitato questa mattina la kermesse torinese rispondendo alle inevitabili domande sulla mancata presenza di un rappresentante del governo il primo giorno della manifestazione.

''Chi governa il Paese -ha sottolineato Urbani- deve tenere soprattutto a mente le esigenze collettive del Paese, che lo portano a fare tante cose, a non essere sempre ovunque. Non vorrei che l'eccessiva considerazione per il governo, che a volte diventa un pochino campanilistica, portasse a distorcere la visione del governo stesso, che e' il governo dell'Italia, non di un'iniziativa, di una provincia o di una regione. Dobbiamo considerare tutti alla stessa stregua''.

Il titolare dei Beni culturali ha poi voluto sottolineare che ''da parte nostra gli attestati di considerazione per questa iniziativa sono enormi, quotidiani e tangibili. Ovunque andiamo nel mondo -ha aggiunto- parliamo bene di questa manifestazione. Tutti sapevano che sarei venuto anche se non il primo giorno. L'amore per i momenti cerimoniali non puo' portare fino al punto di non considerare che cosa, in quel momento, sia piu' urgente, piu' inevitabile''. Il ministro Urbani ha poi smentito che giovedi' si trovasse all'estero, in particolare al Festival di Cannes, dove sara' invece domani sera per assistere alla proiezione del film italiano.

''Il salone va bene, purtroppo il libro un po' meno. Il livello di ISTRUZIONE aumenta ma non di pari passo la lettura''. Ha poi sottolineato il ministro, e ha ribadito che ''dobbiamo interessarci del libro''.

Urbani ha poi aggiunto: ''Siamo il primo governo che sta lavorando a una proposta di legge in materia, che la situazione delle finanze pubbliche non ci ha ancora consentito di portare in Consiglio dei ministri''.

Urbani ha anche ricordato l'opera che si sta svolgendo su scala europea per raggiungere accordi internazionali per le traduzioni, ''che sono un modo per aiutare l'industria editoriale ma anche la diffusione e la conoscenza degli autori. Quando le finanze pubbliche dei Paesi con cui siamo in contatto -ha concluso- lo consentiranno stiamo pensando di costituire un fondo per potenziare molto il settore delle traduzioni''.