Nel mondo arabo sono quasi otto milioni i bambini che non frequentano le scuole elementari. Le ragazze non scolarizzate sono in netta maggioranza (5 milioni). Per converso le bambine che siedono regolarmente tra i banchi di scuola sono bocciate meno frequentemente dei loro compagni maschi e, sia nella scuola primaria che in quella secondaria, abbandonano più raramente gli studi. Lo rivela un nuovo rapporto appena pubblicato dall’UNESCO.

Il rapporto regionale sugli stati arabi è stato preparato dall’Istituto per la Statistica dell’UNESCO ed ha monitorato l’educazione durante l’anno scolastico 1999/2000 (non prendendo quindi in considerazione i danni riportati dai sistemi scolastici iracheno e palestinese in conseguenza delle successive situazioni di conflitto) in 19 Stati arabi: Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi, Gibuti, Giordania, Iraq, Kuwait, Libano, Libyan Arab Jamahiriya, Mauritania, Marocco, Oman, Qatar, Repubblica Araba di Siria, Sudan, Tunisia, Yemen, e Territori Autonomi Palestinesi. I paesi presi in considerazione dal Rapporto hanno una popolazione complessiva di 270 milioni di abitanti, il 39% per cento dei quali ha meno di 14 anni.

Secondo il rapporto, i 35 milioni di bambini iscritti alle scuole primarie nell’anno scolastico 1999/2000, erano per il 54% maschi. Questo significa che un maschio su 5 e una femmina su 4 sono ancora esclusi dall’istruzione elementare. Circa il 90% degli iscritti completa il percorso formativo di base.

Nel periodo preso in esame dal rapporto sono stati iscritti alle scuole secondarie circa 22,5 milioni di studenti di tutte le età, il che rappresenta il 60% degli adolescenti (individui di età compresa tra i 12 e i 18 anni). Di questi, 10,6 millioni (il 47%) erano femmine. Il tasso di scolarizzazione risulta quindi molto inferiore a quello delle scuole elementari.
In tutti i 13 paesi che hanno fornito dei dati riguardo a questo tema, le femmine hanno mostrato di ottenere risultati migliori rispetto ai maschi. Comunque il rapporto sottolinea che il tasso di “ripetenti” nelle scuole secondarie è generalmente alto per ambo i sessi.

Per quanto riguarda l’università, nel periodo di riferimento, gli iscritti erano 5 milioni, il 40% dei quali (poco più di 2 millioni) erano donne. Al contrario nei paesi arabi il corpo insegnante vede una significativa preponderanza femminile (75% nelle scuole primarie e 52% in quelle secondarie).

I bilanci del settore educazione dimostrano notevoli disuguaglianze tra le varie realtà statali, ma presentano il confortevole dato di un notevole incremento della spesa. Si tratta - sottolinea il rapporto - di investimenti che hanno dato buoni frutti: dal 1960 al 1985 il periodo di scolarizzazione dei bambini è aumentato, in media, di due anni e mezzo. Pur tuttavia restano drammatici i dati sull’analfabetismo: l’Iraq, ad esempio, mostra un tasso di analfabetismo del 61% che sale, per le donne, al 77%.

Per maggiori dati:
http://portal.unesco.org/en/ev.php@URL_ID=12055&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

Istituto per la Statistica dell’UNESCO:
http://portal.unesco.org/uis/ev.php?URL_ID=2867&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201