FIERA DEL LIBRO, AL VIA LA XVI EDIZIONE: ASSENTE IL GOVERNO

Torino, 15 mag. - (Adnkronos) - Assente per la prima volta in sedici anni il governo, ha preso il via oggi al Lingotto di Torino la Fiera Internazionale del Libro edizione 2003, dedicata quest'anno al colore, tra scienza, arte e letteratura. Un'assenza quella dell'esecutivo che non e' passata inosservata. Se il presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo ha sdrammatizzato ricordando che ''il governo, assente oggi certamente per ragioni logistiche, sara' comunque presente sabato con il ministro della Pubblica ISTRUZIONE Letizia Moratti che partecipera' ad un convegno sulla formazione professionale'', a puntare il dito ci ha pensato il sindaco del capoluogo piemontese, Sergio Chiamparino.

''L'assenza di un qualsiasi rappresentante del governo alla piu' importante manifestazione libraria italiana -ha sottolineato il primo cittadino- si presta a qualsiasi interpretazione. Non voglio pensare che si voglia delegittimare la fiera ma certo resta il fatto che questa assenza e' significativa''.

A fare gli onori di casa della XVI edizione che ha come madrina l'editrice milanese Rosellina Archinto e tra i paesi ospiti d'onore il Canada, le autorita' locali, i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune a cui si e' affiancato il governatore emiliano Vasco Errani, il segretario generale della Fondazione del Libro, Rolando Picchioni e il direttore editoriale della kermesse Ernesto Ferrero.

Ed e' stato proprio quest'ultimo a snocciolare le cifre dell'edizione 2003. ''Quest'anno -ha detto- la Fiera ospita olte 100 piccoli editori che portano a 1.200 il numero complessivo degli espositori. Una presenza record, dunque, e soprattutto in controtendenza con le alte fiere che invece registrano cali''. Ferrero ha quindi sottolineato che nonostante la Fiera di Torino possa contare su molti editori e molti lettori, ''manca pero' un collegamento efficace tra queste due figure, un po' perche' l'offerta e' eccessiva rispetto alla domanda, un po' perche' il sistema e' lento e farraginoso, ma soprattutto perche' non sappiamo comunicare i libri''. Di qui l'auspicio che presto possa vedere la luce ''quella legge per la promozione del libro che in quasi 50 anni nessun governo e' riusciti a produrre''.

''L'edizione 2003 e' una Fiera che guarda al futuro -ha ricordato, invece, Picchioni- questo perche' la Fiera vive e si rinnova se riesce a porsi non solo come momento di fidelizzazione tra i suoi amici e i sostenitori storici, ma soprattutto se riesce a aprirsi a nuovo orizzonti, nuovo conquiste nuovi segmenti di pubblico. E' per questo motivo, quindi, che quest'anno -ha proseguito il segretario generale- la kermesse ospita al proprio interno un ventaglio di aperture tematiche, di veri e propri saloni di settore, capaci di intercettare i tanti tipi di domanda e di attenzione delle diverse figure che il libro lo scrivono lo pubblicano, lo traducono, lo vendono, lo consumano''.

Infine la presidente di turno della fondazione del Libro, Mercedes Bresso, che lunedi', a chiusura della manifestazione passera' il testimone al sindaco di Torino, Chiamparino. ha sottolineato come ''ogni anno la Fiera del Libro di Torino e' sempre piu' bella e piu' grande e la ragione per cui vogliamo che la Fiera resti sempre in questa citta' e' perche' Torino l'ama sempre moltissimo''.