da Il Corriere della Sera
19 aprile 2003ADDIO AL «3»2»
Cambia l’università La «laurea magistralis» novità della riforma
ROMA - Laurea da una parte, laurea m agistralis dall’altra. Cambiano anche i nomi con la riforma avviata formalmente ieri dal ministero dell’Università. Come già anticipato dal Corriere della Sera , viene modificato il sistema del «3»2». Il nuovo schema segue un percorso ad Y: un anno in comune con un minimo di 60 crediti. Poi il bivio: da una parte il percorso cosiddetto professionalizzante, due anni, che si conclude con la laurea semplice. Dall’altro quello metodologico e di base, sempre due anni. In realtà una preparazione agli ultime due anni che si concludono con la laurea magistralis , quella che ora si chiama laurea specialistica. A livello nazionale saranno decise tra il 50 e il 65 per cento delle attività di base, lasciando gli atenei liberi di scegliere il resto. I corsi dovranno essere progettati tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro, e puntando su lingue straniere e stage. «Il nostro progetto - dice il ministro Letizia Moratti - corrisponde alle esigenze di una formazione di maggiore qualità, che crei nel contempo più opportunità di sbocchi professionali». Parole condivise da Carlo Secchi, rettore dell’Università Bocconi di Milano: «La riforma dà maggiore flessibilità e valorizza quell’autonomia che finora era mortificata. In altre parole le università vengono responsabilizzate: e possono davvero ricoprire quel ruolo propulsivo per lo sviluppo del Paese».
L. Sal.
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