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Internet senza fili, l’ultima febbre d’America
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1. Internet senza fili, l’ultima febbre d’America
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da Il Corriere della Sera
15 aprile 2003

Funziona su onde radio, da pochi metri a centinaia di chilometri. Molti locali hanno realizzato zone di libera connessione

Internet senza fili, l’ultima febbre d’America

La tecnologia Wi-Fi già in mille hotel e nelle università. Musica e notizie con 30 dollari al mese


NEW YORK - E’ capitato a tutti di vederlo almeno una volta: un tizio si ferma per strada, si siede tranquillamente su di una panchina, apre il suo computer e si mette in contatto col mondo senza bisogno di alcun collegamento. E’ capitato ed era un film di Steven Spielberg. Chissà la faccia di quelli che a Dallas, Texas, una scena del genere l’hanno vista sul serio: ed è stato quando Michael Cowan, un medico, ha dato supporto ad un difficile intervento chirurgico, standosene seduto in un caffè della città texana. Da quelle parti reclamano il record: ovvero i primi a stabilire una connessione Wi-Fi, il progresso tecnologico che cambierà il nostro stile di vita nei prossimi dieci anni, così come ha fatto Internet negli ultimi dieci.
Wi-Fi sta per Wireless Fidelity, ovvero tecnologia senza fili. Concetto semplice, realizzazione ambiziosa. Ci si collega e si fanno telefonate utilizzando una piccola antenna installata nel proprio computer che sfrutta una banda radiofonica. Requisito necessario: l’esistenza nell’area di una «rete», o meglio, ciò che in gergo viene definito un «hot spot», un luogo dove, appunto, è possibile connettersi.
Tra i primi a capirne le potenzialità sono quelli della catena americana di bar Sturbucks: molti locali dispongono di un «hot spot» (l’installazione costa dai 20 ai 30 mila dollari), ed è ormai comune vedere studenti e professionisti navigare in Internet senza alcun bisogno di prese telefoniche.
La rivoluzione silenziosa è partita: hotel (oltre mille negli Usa, ma saranno 25 mila nel 2007), parchi pubblici, aereoporti (una ventina), e molte Università si stanno dotando di un proprio «hot spot». Bill Kleinebecker, guru tecnologico della Technology Futures, ad Austin in Texas, prevede: «Ciò cui stiamo per assistere, assomiglia molto ad una raccolta di funghi dopo un acquazzone».
Sulla carta il Wi-Fi batte venti a zero in velocità il superato sistema di collegamento telefonico con modem 56k: lo batte e non presenta effetti secondari (linee sovraccariche oppure occupate). Il costo per installare un’antenna Wi-Fi si aggira attorno ai 100 dollari. In California esiste già un buon numero di «hot spots» controllati da compagnie che chiedono dai 30 ai 70 dollari al mese di affitto. Le cifre non sono ancora competitive ma per molti ne vale la pena. Tipo uomini d’affari capaci di risolvere un problema comodamente seduti in un parco, o magari mentre aspettano i bagagli all’aereoporto.
Esiste ancora un po’ di scetticismo in molte aree di mercato, ma è anche vero che giganti della tecnologia come la Intel, produrranno la prossima linea di laptot con già installata l’antenna Wi-Fi. E investiranno 300 milioni nella propaganda.
I fans del Wi-Fi si contano ancora soltanto a migliaia in giro per il mondo. A New York è possibile incontrarne alcuni esemplari nel centralissimo Bryant Park. Ascoltano musica o controllano le ultime notizie coi loro laptop sospesi in un vuoto, solo in apparenza fantascientifico, perché secondo un'indagine di mercato di una rivista tecnologica, 61 americani su 100 sono al corrente di questo nuova possibilità.
Il raggio d’azione degli «hot spots» varia da pochi metri fino a decine di chilometri. In Namibia la compagnia Alvarion ha creato un rete da 54 mila kmq che collega tutte le istituzioni del Paese. In Cina una connessione di 80 km è presente lungo il fiume Yangtze e servirà al governo durante le frequenti inondazioni per mantenere i contatti. Lo scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke una volta scrisse: «Ogni tecnologia sufficientemente avanzata non la si distingue dalla magia». E’ uno spot perfetto: forse magia in questo caso sta per futuro.

Riccardo Romani


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Date: 15 Apr, 2003 on 07:30
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