La Cgmi lo cede alla Overture per 140 milioni di dollari
Nel ྟ lo aveva comprato per 2,3 miliardi di dollari

Venduto Altavista il pioniere di Internet

ROMA - Solo tre mesi fa, nel tentativo di recuperare i vecchi fasti, aveva rifatto il look. Ma neanche la nuova veste è servita a qualcosa. E così, alla Cgmi, una società statunitense che opera nel comparto Internet, non è rimasta che una soluzione: vendere il motore di ricerca Altavista, uno dei siti simbolo del boom della new economy, nato nel 1995. Ad acquistarlo, parte in cash e parte in azioni, sarà Overture, gruppo attivo nei servizi per il marketing. Costo totale dell'operazione 140 milioni di dollari: 60 in contanti e 80 in titoli azionari.

Cifre ben lontane da quelle del 1999. Allora la Cmgi aveva comprato Altavista (250 addetti in grado di fornire ricerche in Internet in 25 lingue), da Compaq Computer per la cifra di 2,3 miliardi di dollari. Oltre a questo, la quotazione del titolo Cmgi aveva toccato un massimo di 163,5 dollari. Erano i tempi del "boom" della new economy. Molto diversa la realtà odierna. Adesso, il titolo vale 1,01 dollari, con un rialzo peraltro di ben il 22% dopo l'annuncio della vendita di Altavista.

Da parte sua, il titolo Overture è sceso invece di ben lƎ,2% dopo la notizia dell'acquisto del motore di ricerca, a 20,9 dollari nell'after-hours ieri a New York, in quanto la società ha omesso di fornire ulteriori dettagli
sull'operazione.

L'acquisto di Altavista in ogni caso consentirà a Overture di mettersi sempre più in concorrenza con le rivali, in particolare con Google, Ask Jeeves e LookSmart. Quello che è certo è che l'operazione è indicativa anche del "tramonto" di un'epoca, quella legata alla cosiddetta bolla speculativa che aveva fatto salire alle stelle le quotazioni dei titoli Internet.

(19 febbraio 2003)