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Perché Bill Gates viaggia freneticamente per il mondo
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1. Perché Bill Gates viaggia freneticamente per il mondo
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da Il Corriere della Sera
15 febbraio 2003

Perché Bill Gates viaggia freneticamente per il mondo, incontrando governi e capi si Stato? In realtà l’ha sempre fatto, ma oggi c’è un motivo più pressante, ossia «i recenti sforzi da parte dei proponenti del modello Open Source di convincere i governi di rendere obbligatorio l’acquisto di software aperto». Si tratta del sistema operativo Linux e di tutti i software non proprietari che girano su tale piattaforma, tutti gratuiti o quasi e sempre più popolari. E allora, «nella misura in cui il modello Open Source ottiene una crescente accettazione di mercato, le vendite Microsoft possono declinare e la società può essere costretta a ridurre i prezzi, con conseguente declino dei fatturati e dei margini operativi». Le frasi tra virgolette non sono state scritte da un tifoso di Linux, ma compaiono nella più recente comunicazione della stessa Microsoft all’autorità americana di controllo sulla Borsa, la Sec, e hanno suscitato un clamore persino eccessivo. Affermazioni analoghe erano già state scritte in settembre e sono quotidiane nelle dichiarazioni dei dirigenti Microsoft. Da questo punto di vista non c’è nulla di nuovo e le dichiarazioni alla Sec, per loro natura, devono sempre essere prudenti, per non suscitare speranze eccessive negli investitori. Il problema comunque c’è, come i viaggi lobbistici di Bill Gates testimoniano e come si percepisce dalla crescente irritazione di Microsoft non già verso Linus Torvalds, l’inventore di Linux, né verso i suoi seguaci che in maniera quasi ideologica hanno fatto una bandiera del software aperto.
Il vero avversario sono le aziende come Ibm che hanno deciso di cavalcare Linux e di brandirlo come un potente strumento competitivo. Il modello Ibm, chiamiamolo così, prende dei pezzi di hardware su cui non guadagna nulla e del software gratuito come Linux, ma vi aggiunge valore con la consulenza e i servizi. Sulla stessa strada si mette il gruppo Hp, dando per scontato che i computer e ora persino il software si vanno riducendo a commodities, merce quasi priva di margini di guadagno. Paradossalmente il gigante addormentato Ibm, punito negli anni ’90 dalla Microsoft per non essere stato all’altezza dei nuovi bisogni, oggi cerca di ribaltare la situazione proponendo l’idea che il vero conservatore sia Bill Gates.

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Date: 15 Feb, 2003 on 10:02
Perché Bill Gates viaggia freneticamente per il mondo
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