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da La Stampa
5 febbraio 2003

IL MINISTRO PER L´INNOVAZIONE RILANCIA L´E-GOVERNMENT

«Enti ed uffici, tutti on line»
Stanca: la rivoluzione è a portata di mano

ROMA IL sogno è la fine della burocrazia intesa come supplizio e vessazione, come file, carte, balzelli, pratiche, uffici kafkiani, smarrimenti, ricorsi e - in sostanza - angosce. Il mezzo per raggiungerlo si chiama e-government e ne ha parlato ieri, al convegno sull´alta dirigenza statale che si sta tenendo a Roma, il ministro per l´Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca.

Signor ministro, qual è l´obiettivo a breve?

«Entro la fine della legislatura contiamo di dare un indirizzo e-mail a tutti i dipendenti pubblici e di rendere accessibili per vie informatiche tutti i servizi di più comune fruizione come, per esempio, il cambio di residenza, l´iscrizione di un figlio a scuola, l´autorizzazione alla banca a pagare una multa, eccetera. In totale pensiamo a 80 servizi: 40 per i cittadini e 40 per le aziende. Alcuni di questi sono disponibili già ora. Chi fosse interessato ai dettagli può consultare il sito www.italia.gov.it e verificare di persona»

E qual è invece l´obiettivo finale?

«Il sogno è quello di consentire al cittadino di dialogare con la pubblica amministrazione per vie informatiche, senza limiti di orario e di luogo. Il sogno è che questa possibilità, lungi dal riferirsi solo alla vita amministrativa, coinvolga anche la partecipazione democratica. Per esempio consentendo via web-cam di seguire un consiglio comunale e di far arrivare dei messaggi attraverso qualcosa di simile a quello che oggi sono le chat. Il sogno è la fine di tutte le file e di tutte le carte. Sia chiaro però: tutti questi sono sogni, nel senso che non si realizzeranno domani mattina, ma non sono utopie. Si tratta di progetti studiati e la cui realizzazione è già stata scandita in step successivi. Ci vorranno un paio di legislature, forse tre, ma stiamo lavorando in questa direzione».

D´accordo, ma quanto costa una cosa simile?

«Non ho bisogno del budget di Lunardi, ma neppure di tanto meno. Io credo che entro la legislatura ci vorranno almeno due miliardi e mezzo di euro».

E quanto farà risparmiare l´innovazione tecnologica?

«Io ho provato a fare dei calcoli: vengono fuori delle cifre talmente alte che evito di dirle, altrimenti mi prendono per trionfalista e demagogo. Le indico solo un fattore: la carta. Il ministero degli Esteri, che è tra le amministrazioni una delle più avanzate, grazie al ricorso alla posta elettronica ha risparmiato 17 tonnellate di carta solo lo scorso anno. Pensi poi cosa significa conservare la carta, stiparla in archivi, ammassarla in magazzini, pagare gli affitti (o l'acquisto) di questi magazzini, farne la manutenzione, eccetera. E pensi poi a cosa significa perdersi un foglio e andarlo a ricercare. Ecco: tutto questo scompare. Tutto diventa disponibile on line immediatamente»

Lei questo lavoro lo ha già iniziato da quasi due anni: ha trovato resistenze?

«Sì, le ho trovate ma me le aspettavo anche. Soprattutto si tratta di paura del nuovo, di abitudini di lavoro difficili da sovvertire. Ho trovato però, soprattutto, molta disponibilità e consapevolezza che la tecnologia può migliorare servizi e qualità del lavoro. Si tratta di spiegare bene ai dipendenti pubblici i vantaggi che l´innovazione tecnologica comporta anche pr loro. Se a un bidello, per esempio, dico che non è più necessario alla porta perché c´è un controllo elettronico degli accessi, lui mi fa resistenza, ma se gli spiego che è sprecato per stare alla porta a fare un lavoro così ripetitivo, quando potrebbe essere diversamente valorizzato in un´altra mansione, forse la cosa cambia».

Ma se poi a fare resistenza sono le singole amministrazioni? Oppure se alcune si modernizzano e altre no? Non c´è il rischio che la nave più lenta faccia rallentare tutta la flotta?

«Sarebbe utopistico pensare che tutte le amministrazioni - 8000 comuni, oltre 350 comunità montane, 105 province, 20 regioni - procedano tutte allo stesso passo. Immancabilmente ci saranno velocità diverse. Ma io credo che occorra coltivare i punti di eccellenza - che già ci sono - e contare sulla capacità di traino che questi possono esercitare».

C´è un esempio straniero a cui possiamo guardare?

«Il Canada è certamente un paese all´avanguardia in questo senso. Ma è interessante anche l'esperienza dei paesi scandinavi. E poi sa chi? L´Estonia».

Quando finiranno definitivamente le scartoffie?

«Quando in ogni casa ci sarà un pc, come ci sono oggi il telefono o la tv».


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Date: 05 Feb, 2003 on 09:30
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