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Moratti: è una riforma globale, darà più risorse al futuro del Paese
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1. Moratti: è una riforma globale, darà più risorse al futuro del Paese
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da Il Corriere della Sera
4 febbraio 2003

L’INTERVENTO
Moratti: è una riforma globale, darà più risorse al futuro del Paese

di LETIZIA MORATTI*

Caro Direttore, ho letto con interesse l’articolo di Francesco Giavazzi pubblicato sul Corriere della Sera di ieri. E accolgo volentieri l’invito rivoltomi nel titolo («Ministro Moratti, resista»), non prima di aver fatto una premessa: le preoccupazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, sono anche le mie.
Sin dal mio insediamento ho infatti considerato la corretta allocazione delle risorse quale elemento fondamentale per dare efficacia ed efficienza al sistema della scuola, dell’università e della ricerca, per aumentarne la qualità, la produttività e le ricadute positive sulla vita dei cittadini e sulla competitività complessiva del Paese. Sia in sede nazionale che in sede europea abbiamo lavorato per stabilire le priorità e gli strumenti per raggiungere questi obiettivi. Il processo di revisione del sistema, che è intimamente collegato in tre settori, scuola, università e ricerca, richiede una visione unitaria. La ricerca ha bisogno di una buona università e non può esserci una buona università senza una scuola di qualità. Il punto di partenza è stata pertanto la riforma della scuola, con la legge sugli ordinamenti scolastici ora all’esame della Camera dei Deputati; il processo è proseguito, per quanto riguarda l’università, con l’insediamento della Commissione presieduta dal professor Adriano De Maio che in questi giorni ha ultimato i propri lavori; e per quanto riguarda la ricerca con interventi non rinviabili per rispettare gli impegni europei.
Le prime emergenze che abbiamo dovuto fronteggiare sono state il VI Programma Quadro europeo e l’approvazione del Programma spaziale europeo. La bozza che ci era stata presentata dalla Commissione nel luglio 2001 non era per nulla rispondente agli interessi del Paese e in sede di approvazione siamo riusciti ad inserire aree e settori che erano stati del tutto esclusi: piccole e medie imprese, trasporti, elicotteristica, scienze marine, agro-industria, conservazione del patrimonio culturale, studio e prevenzione dei disastri naturali per la gestione del territorio, tematiche energetiche ad alto potenziale di sviluppo tecnologico ed impatto economico (celle a combustibile, idrogeno, fotovoltaico).
Per quanto riguarda il Programma spaziale europeo l’Italia non giocava un ruolo da protagonista in nessuno dei settori strategici. Abbiamo per la prima volta invertito la tendenza in modo particolare concludendo con la Francia un accordo di reciprocità nel settore dei lanciatori, subordinando il nostro investimento nei grandi lanciatori francesi, Ariane, agli investimenti francesi nei nostri lanciatori Vega.
Fronteggiate queste esigenze abbiamo predisposto le Linee-guida per la ricerca, approvate dal Governo nell’aprile 2002, identificando quattro assi strategici su cui concentrare le risorse: avanzamento delle frontiere della conoscenza; sostegno della ricerca orientata allo sviluppo di tecnologie chiave abilitanti a carattere multisettoriale; potenziamento delle attività di ricerca industriale e relativo sviluppo tecnologico, finalizzato ad aumentare la capacità delle imprese a trasformare conoscenze e tecnologie in prodotti, processi, servizi a maggiore valore aggiunto; promozione della capacità d'innovazione nei processi e nei prodotti delle piccole e medie imprese e creazione di aggregazioni sistemiche a livello territoriale.
E’ all’interno delle Linee-guida che siamo quindi intervenuti con i provvedimenti di riordino degli enti pubblici di ricerca vigilati dal Miur, collocati prioritariamente sul primo e secondo asse strategico.
Per quanto riguarda gli interventi effettuati attraverso i Fondi, l’azione del Ministero si è sviluppata su tre linee: 1) sostegno alla ricerca di base attraverso il potenziamento del Firb, Fondo investimenti ricerca di base, e dei Prin, programmi di ricerca di interesse nazionale all'interno delle università; 2) sostegno alla ricerca industriale; 3) interventi specifici nel Mezzogiorno.
Per quanto riguarda il Mezzogiorno, il Ministero è titolare del Programma operativo nazionale per la ricerca scientifica e l’alta formazione, cofinanziato dai Fondi strutturali dell'Unione Europea. Gli investimenti complessivi previsti dal programma ammontano a 2.038 milioni di euro.
Una specifica iniziativa innovativa che il Governo ha avviato è quella dei distretti scientifici e tecnologici specializzati. Finora sono state concretizzate due iniziative di questo tipo, una a Torino, nel settore wireless , e l’altra a Padova, nel settore delle nanotecnologie. In entrambi i casi, per la prima volta abbiamo attivato in ambiti territoriali ben definiti tutte le forze locali interessate allo sviluppo: regione, provincia, comune, università, industrie, fondazioni bancarie e venture capital. Varie altre sono in gestazione, anche nel Mezzogiorno.
Per quanto riguarda l’Università non abbiamo ritenuto opportuno bloccare la riforma del «3»2», già in via di implementazione, ed abbiamo preferito intervenire con alcuni correttivi, in particolare per eliminare una proliferazione di corsi non sempre fatta nell’interesse degli studenti. Tale intervento ha consentito di accorpare o eliminare 500 corsi di laurea. La Commissione De Maio ha finito di predisporre la riforma dello stato giuridico e del reclutamento dei docenti. Ne abbiamo già illustrato principi e contenuti alla Crui, Conferenza dei Rettori delle università italiane. Seguiranno nelle prossime settimane analoghe iniziative di consultazione con studenti ed esperti prima dell'avvio dell'iter legislativo.
E’ mia personale convinzione che riforme di così ampia portata, che toccano gli interessi di milioni di cittadini ed il futuro del Paese, vadano fatte con grande attenzione e riflessività, coinvolgendo tutte le parti interessate, e naturalmente vadano concordate con l’agenda del Governo e della maggioranza.

*Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca


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Date: 04 Feb, 2003 on 07:28
Moratti: è una riforma globale, darà più risorse al futuro del Paese
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