Oggi domenica 26 gennaio, alla presenza di numerosi giornalisti e della TV austriaca, si è svolta l’inaugurazione della mostra “Triangoli viola – ‘Le vittime dimenticate del regime nazista’”. L’evento ha attirato un numero tanto considerevole di visitatori che molti non hanno potuto essere accolti all’interno dello spazio destinato, la Sala Viscontea del Castello Sforzesco di Milano, da poco restaurata. Si è formata una coda di un centinaio di metri, che si è protratta quasi fino alla chiusura della mostra.

A questo consenso di pubblico ha certamente contribuito la presenza di alcuni sopravvissuti: le interviste a Charlotte Tetzner, Eric Johe e al vivace novantottenne Leopold Engleitner hanno suscitato commozione nei presenti. Anche gli interventi del Dott. Salvatore Carrubba, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, e del Dott. Ermanno Arslan, Sovrintendente del Castello, lungi dall’avere carattere di mera formalità, sono stati dettati da una sincera partecipazione ai tragici avvenimenti ricordati e dall’auspicio che tali brutalità e aberranti ideologie non debbano più ripetersi. Sullo stesso tono le parole del Prof. Claudio Vercelli, coordinatore del progetto “Usi della storia, usi della memoria” presso l’Istituto di studi storici “Salvemini” di Torino, che ha ricordato come la storia per molti versi singolare della persecuzione nazista contro i Testimoni di Geova costituisca un’importante apporto all’attualissima discussione sulle libertà di pensiero e parola.

Il pomeriggio è stato dedicato in particolare ai sordomuti: Infatti è stata presentata in anteprima in Italia, per i sordomuti il documentario “I testimoni di Geova, saldi di fronte all’attacco nazista”, realizzato in collaborazione con il Museo dell’Olocausto di Washington e contenente le testimonianze di ex deportati nei lager e storici. Erano presenti circa 200 sordomuti e il Vice Presidente dell’Ente Nazionale Sordomuti Cav. Manlio Marcioni.

Si rinnova l’invito alla cittadinanza in generale e in particolare alle scuole, poiché la mostra fornisce prezioso materiale di riflessione non solo sul passato, ma anche sul presente e sul futuro. Durante la mostra, aperta tutti i giorni fino al 2 febbraio (dalle 9.00 alle 17.30), gli studenti potranno interloquire direttamente con i sopravvissuti. Sarà inoltre possibile visionare alcuni documentari, fra i quali il video-biografia in anteprima italiana “Mai e poi mai! Leopold Engleitner: scelse un’altra strada”, storia di una coraggiosa presa di posizione di fronte al nazismo.