UNIVERSITA', INCARICHI A TEMPO E CONTRATTI INTEGRATIVI PER DOCENTI

Roma, 23 gen. (Adnkronos) - Incarichi a vita addio. I docenti universitari dovranno ''meritarsi'' la cattedra. Sono infatti in arrivo gli incarichi ''a tempo'' rinnovabili per i professori universitari con il passaggio all'incarico a tempo indeterminato in base ad una valutazione di merito effettuata dagli atenei. Non solo, a dare il via alla carriera una ''idoneita' scientifica'' rilasciata a livello nazionale da commissioni sulla base di titoli e prove per ogni settore disciplinare. Una sorta di ''patente'' all'insegnamento per accedere a liste generali da cui i singoli atenei attingerebbero in base alle proprie necessita'.

Sono le principali novita' del progetto di riforma dello stato giuridico e delle carriere dei docenti universitari illustrate oggi dal ministro dell'ISTRUZIONE, Universita' e ricerca, Letizia Moratti alla Conferenza dei Rettori Italiani (Crui). Un progetto che, dopo il confronto con tutte le componenti universitarie, dovrebbe tradursi in un articolato legislativo. Obiettivo della riforma, come ha spiegato il ministro, ''garantire la qualita' della preparazione degli professori ed evitare localismi''.

Le criticita' dell'attuale sistema di reclutamento, ha infatti evidenziato il ministro Moratti, sono l'eccessivo localismo e la mancanza di incentivazione alla mobilita'. ''Stiamo quindi cercando di avviare un sistema di reclutamento che porti ad una idoneita' scientifica nazionale, ad un concorso ogni due anni, uno per professori associati ed uno per ordinari. Saranno poi le singole universita' a chiamare i professori''. L'ipotesi e' quella di un contratto iniziale triennale, rinnovabile per ulteriori tre anni, al termine del quale, l'Ateno, che potra' comunque farlo anche prima della scadenza, decidera' se rinnovare l'incarico a tempo indeterminato o se farlo decadere.

Novita' in vista anche sul piano retributivo. Viene infatti prevista la possibilita' di ''contratti integrativi''. A fronte di una prefigurazione dell'impegno orario del docente previsto in 350 ore annuali, di cui 120 di attivita' didattica, e di un conseguente trattamento economico di base, viene lasciata la possibilita' per il docente di ottenere un contratto integrativo da parte del singolo ateneo.

Contratti a termine, infine, anche per i ricercatori. Non ci sara' piu' la figura del ricercatore ''a vita. Anche per loro e' previsto un contratto a tempo determinato della durata massima di cinque anni, rinnovabile una sola volta.