Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


Edscuola Board
Edscuola Board Discussion Forum.
Index / Educazione&Scuola© - Archivio Rassegne / Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa (Archivio 2)
author message
«Laurea breve o lunga, si sceglierà dopo il primo anno»
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
edscuola
Administrator
in Educazione&Scuola

View this member's profile
posts: 13944
since: 23 May, 2001
1. «Laurea breve o lunga, si sceglierà dopo il primo anno»
Reply to this topic with quote Modify your message
da Il Corriere della Sera
22 gennaio 2003

Nuovi percorsi universitari: allo studio la possibilità di decidere tra uno o due bienni, si abbandona lo schema due più tre

«Laurea breve o lunga, si sceglierà dopo il primo anno»

ROMA - Un primo anno in comune e poi due percorsi separati. Si affaccia una nuova ipotesi sull’università: il «3»2» potrebbe essere sostituito da uno schema a Y, con i due «rami» di diversa lunghezza. Uno di 2 anni dopo l’anno iniziale («1»2»). L’altro formato da due bienni dopo l’anno iniziale («1»2»2»). Su quest’idea sta lavorando la «commissione dei tredici», nominata dal ministro Letizia Moratti e presieduta dal rettore della Luiss di Roma, Adriano De Maio. Il progetto prevedrebbe una divisione tra una formazione meno complessa, quindi adatta a chi proviene dalle superiori con un debito formativo, e una più complessa, per i ragazzi più preparati. La selezione avverrebbe dopo l’anno comune iniziale in base ai risultati degli esami.

Laurea lunga o breve, scelta dopo il primo anno

Università, ecco come il progetto della commissione di riforma potrebbe rivoluzionare i cicli

ROMA - Un primo anno in comune e poi due percorsi separati. Si affaccia una nuova ipotesi sull’università: il «3»2» potrebbe essere sostituito da uno schema a Y, con i due «rami» di diversa lunghezza. Uno di durata biennale («1»2»). L’altro formato da due bienni («1»2»2»). LE NOVITA’ - La riforma in vigore, ovvero la laurea triennale professionalizzante a cui segue un biennio specialistico, è sotto osservazione da alcuni anni e da più parti vengono proposte correzioni di rotta. La «Commissione dei tredici», nominata dal ministro Letizia Moratti, e presieduta dal rettore della Luiss di Roma, Adriano De Maio, sta mettendo a punto in gran segreto un’ipotesi alternativa. La laurea triennale, il cosiddetto 3, potrebbe essere sostituita da un «1»2». Il «3»2» potrebbe trasformarsi in un «1»2»2». Gli studi universitari continuerebbero ad essere organizzati secondo moduli e non attraverso percorsi unitari, come accadeva prima della riforma Zecchino. Non è però l’unica soluzione. Al Senato è già stata messa in calendario una proposta di legge, primo firmatario il senatore Giuseppe Valditara (An). Prevede percorsi brevi professionalizzanti, le attuali lauree triennali, a fianco di percorsi unitari di 4 e 5 anni - i vecchi corsi - di maggiore approfondimento.
L’ANNO COMUNE - Se lo schema a Y dovesse venire approvato, le conseguenze non sarebbero di poco conto. Per cominciare non si passerebbe più da un modulo all’altro, come accade oggi, secondo un percorso in sequenza. La separazione del tragitto degli studenti - è l’aspetto più significativo - avverrebbe subito dopo il primo anno. Sarebbero i risultati degli esami iniziali, in termini di qualità e di tempo, a indurre gli iscritti a scegliere il «ramo» lungo o quello corto della Y. Una selezione morbida, insomma, al posto del test di accesso ai corsi di laurea. I bienni successivi al primo anno, sia quello del percorso triennale («1»2») che quello del percorso quinquennale («1»2»2»), sarebbero necessariamente diversi tra loro, facendo venire meno la possibilità di un passaggio automatico da un «ramo» all’altro della Y. In estrema sintesi l’ipotesi della commissione prevederebbe una divaricazione precoce tra una formazione meno complessa, quindi adatta a chi ha maggiori difficoltà, e una più complessa, per i ragazzi più preparati. Durante il primo anno sarebbero previsti - risorse permettendo - corsi di recupero per i giovani usciti dalla secondaria con un debito formativo.
DE MAIO - «Uno dei problemi centrali - spiega De Maio - è trovare delle modalità in cui università e medie superiori interagiscano bene. Ritengo l’università un’opportunità per i capaci e i meritevoli, ma vanno tutelati - continua il presidente della commissione - anche gli ignoranti incolpevoli, ossia i ragazzi che hanno frequentato una cattiva scuola. In che modo? Attraverso dei corsi di sostegno che faranno emergere quanti hanno voglia di impegnarsi. Purtroppo all’università viene chiesto di coprire anche le negatività generate dalla scuola, senza prevedere contributi. Mancando i corsi di sostegno - conclude il rettore della Luiss - poiché non possiamo abbassare la qualità, a pagare saranno i ragazzi ignoranti ma incolpevoli, cosa eticamente scorretta».

Benedetti


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com
Date: 22 Jan, 2003 on 08:14
«Laurea breve o lunga, si sceglierà dopo il primo anno»
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
All times are GMT +2. < Prev. Page | P.1 | Next Page >
Go to:
 

Powered by UltraBoard 2000 Personal Edition,
Copyright © UltraScripts.com, Inc. 1999-2000.

Archivio
Archivio Forum
Archivio Rassegne