I precari della scuola chiedono aiuto alla Moratti

PESCARA - «Pur avendo parecchi anni di lavoro alle spalle, non riusciamo ad entrare» nei ruoli della scuola». E’ quanto hanno scritto al ministro della Pubblica istruzione Letizia Moratti, con una lettera aperta, diversi precari abruzzesi, «che vogliono eprimere la loro preoccupazione per una situazione che è iniziata nel 1992 e che si protrae a tutt’oggi senza misure cautelative». A rendere particolarmente tormentata la vita di questo gruppo di docenti, la concessione agli insegnanti di ruolo -lo scorso anno- dopo la partecipazione ai corsi abilitanti, della facoltà di passare da un ordine scolastico all’altro.
In questo modo, denuncia il gruppo di precari abruzzesi alla Moratti, «si è venuto a creare un meccanismo perverso: alle elementari si assume nuovo personale, mentre alle superiori lo si fa in maniera molto ridotta, favorendo l’opportunismo, la dequalificazione, la scomparsa dei posti di lavoro per persone che hanno tutti i requisiti richiesti per l’immissione in ruolo».
Al ministro, i precari hanno chiesto «un sollecito intervento, fiduciosi nella grande volontà di rinnovamento che lei ha manifestato di voler portare nella scuola».