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Capodanno, festa tranquilla ma ancora un morto per i botti
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1. Capodanno, festa tranquilla ma ancora un morto per i botti
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da Repubblica.it

A Taranto un uomo è rimasto vittima di una bomba artigianale che gli è esplosa tra le mani

Capodanno, festa tranquilla ma ancora un morto per i botti

In Campania il numero di feriti si è dimezzato
Tanta musica e spumante nelle piazze italiane

ROMA - Oltre cinquecento feriti e un morto, a Taranto, in questo primo scorcio dell'anno. I fuochi di artificio che hanno illuminato le piazze e le strade italiane non hanno mancato di fare le loro vittime. Il primo bilancio del Viminale, che certo non sarà quello definitivo, è di un morto e 568 feriti (l'anno scorso si erano registrati 544 feriti).

Ma è in Campania e a Napoli, da sempre capitale della "guerra dei botti", che arriva la sorpresa: il numero dei feriti si è dimezzato. Cinquantasette tra Napoli e provincia, di cui 14 sono minori. E sono bambini o ragazzini molti dei feriti sui quali la notte di Capodanno ha lasciato il segno. Rischia di perdere un occhio un ragazzo di San Benedetto del Tronto colpito al volto dallo scoppio di un petardo. A Palermo, dove fino a questo momento si contano 20 feriti, un ragazzo di 14 anni, è stato colpito di striscio alla gamba sinistra da un proiettile vagante.

Stessa sorte per un quindicenne di Sannicandro Garganico, nel foggiano, raggiunto da un colpo di pistola al petto mentre era sul balcone di casa. Proiettili vaganti anche in Campania dove una donna di 51 anni, G.M., è stata colpita mentre preparava il cenone nella sua casa a Melito. Mentre a Marano un artigiano trentaseienne, M.B., è stato raggiunto da un proiettile a una gamba mentre si trovava, dopo mezzanotte, sul balcone di casa.

Ma è alla Puglia che rimane ancora una volta il poco invidiabile primato di vittime per i botti di Capodanno. A Taranto, nel quartiere Paolo VI, poco prima di mezzanotte Ivano Lenti, di 25 anni, è stato investito in pieno volto dalla scoppio di un ordigno, artigianale ma potente, denominato "Saddam" (un tubo in ferro riempito di esplosivo). E' morto poco dopo il ricovero in ospedale per la frattura delle ossa facciali e craniche. Una deflagrazione violenta che è costata tre dita della mano destra anche a un altro giovane che si trovava in sua compagnia.

Tanti, invece, gli incidenti stradali e numerosi gli interventi dei vigili del fuoco chiamati a spegnere incendi divampati a causa dei fuochi di artificio. A Roma e a Napoli sono state un centinaio le chiamate ai vigili del fuoco nella notte.

Paura anche tra i Vip di un albergo di San Casiano dei Bagni, in provincia di Siena. Un fuoco d'artificio "impazzito" ha rovinato la festa a trecento persone tra cui c'era anche Sergio Cragnotti con la famiglia. Secondo le prime ricostruzione dei pompieri di Piancastagnaio, uno dei fuochi d'artificio regolarmente autorizzati e collocati all'esterno dell'edificio sarebbe partito verso l'interno, finendo per esplodere nella sala.

Un Capodanno tutto sommato tranquillo che ha visto le piazze e la musica ancora una volta protagoniste della notte di San Silvestro. I milanesi hanno atteso l'arrivo del 2003 in piazza Duomo, dove si è tenuto un concerto. A mezzanotte la festa è continuata al Castello Sforzesco, per i fuochi d'artificio. Centinaia di persone si sono invece unite ai lavoratori dello stabilimento Alfa Romeo di Arese, destinato alla chiusura secondo il piano di ristrutturazione Fiat, davanti al quale c'è stata una festa con musica, cabaret e l'immancabile brindisi con panettone e spumante. L'unico incidente a Milano è la morte di un giovane dominicano, caduto dal quarto piano della casa dove si era recato per attendere il nuovo anno con amici.

A Roma l'anno nuovo è stato salutato da un grande spettacolo pirotecnico alla terrazza del Pincio: migliaia i romani che hanno festeggiato in piazza del Popolo. Secondo il Comune, circa 500 mila persone hanno scelto di festeggiare in piazza, assistendo ai numerosi spettacoli che hanno animato la notte di San Silvestro, primo tra tutti il concerto a Cinecittà, seguito da oltre 50 mila spettatori.

In Umbria è stato il jazz la colonna sonora del Capodanno. A Orvieto, come succede da 10 anni, Umbria Jazz Winter ha infatti portato migliaia di persone a cenoni e concerti notturni, o a seguire per le strade del centro storico la festosa marching band di New Orleans.

Notte tranquilla, a Bologna, a dispetto dei timori della vigilia. I festeggiamenti in Piazza Maggiore, complice forse anche la pioggia, si sono svolti regolarmente senza particolari problemi. Unica nota: un petardo finito attraverso una finestra aperta nella Basilica di San Petronio, intorno alle 0,20, che ha provocato un principio di incendio di un telone che ricopriva una impalcatura.

(1 gennaio 2003)


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Date: 01 Jan, 2003 on 12:42
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