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Un futuro di computer invisibili di Bill Gates
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1. Un futuro di computer invisibili di Bill Gates
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da La Stampa
Martedì, 24 Dicembre 2002

Un futuro di computer invisibili
di Bill Gates

Fra pochi anni il sistema medio di entertainment domestico potrebbe non apparire molto diverso da quello che è ora, ma probabilmente sarà disponibile un collegamento a Internet che consentirà di scaricare e ascoltare musica e video digitali, visualizzare pagine di artwork e testi musicali alla televisione, e persino interrompere l'ascolto in caso di arrivo di un importante messaggio. Il pc sarà dotato di un processore centrale, una memoria su disco, hardware grafico e un’interfaccia intuitiva per l’utente. Aggiungendo un mouse senza fili e una tastiera, questo sistema di entertainment inizierà ad essere molto simile a un personal computer. Questi sistemi saranno acquistati e usati su vasta scala? Assolutamente sì. Saranno riconosciuti come computer? Probabilmente no.

Secondo Gartner Dataquest, società di ricerca americana, l'industria informatica mondiale ha realizzato nel 2002 il suo miliardesimo pc e si prevede che nei prossimi sei anni ne sarà costruito un altro miliardo. Il primo miliardo di computer era costituito quasi totalmente da portatili tradizionali e da laptop, ma il secondo miliardo di pc sarà molto diverso. Saranno ottimizzati per le finalità che le persone intendono effettivamente realizzare - saranno pc formato block notes per prendere appunti in occasione di riunioni o per leggere una e-mail stando seduti sul divano, pc per l’entertainment che riproducano musica e film sulla televisione del salotto e pc tascabili che consentano di restare connessi e informati in qualunque posto si trovino.

A questo va aggiunto il boom dei computer assemblati - il tipo di processore usato nella telefonia mobile, nei distributori di carburante e nei punti vendita dei centri commerciali - che stanno rapidamente raggiungendo la potenza e la complessità dei pc convenzionali. A una prima stima risulta che negli Stati Uniti le persone interagiscono già quotidianamente, che lo sappiano o meno, con circa 150 sistemi assemblati. Questi sistemi - che utilizzano circa il 90 per cento dei microprocessori prodotti attualmente - adotteranno inevitabilmente gran parte delle caratteristiche dei pc e saranno in grado di comunicare con le loro controparti, cioè i pc tradizionali.

Diventeranno anche onnipresenti in modo sbalorditivo. Nel 2001, secondo la Semiconductor Industry Association, l'industria mondiale dei microchip, ha prodotto circa 60 milioni di transistor per ogni uomo, donna e bambino della terra. Questo numero raggiungerà il miliardo nel 2010.

Al tempo stesso, l’attuale pc per impiego generale continuerà a svolgere un ruolo importante - e sempre più centrale - nella vita della maggior parte delle persone, ma sarà anche al centro di un’ampia gamma di apparecchiature intelligenti, attualmente non considerate dai più come «computer».

Questo scenario è in netto contrasto con i computer di appena qualche anno fa - nell’era pre-Internet - quando questi erano ancora apparecchi generalmente passivi, collocati in un angolo tranquillo della casa o nel soggiorno. Riandando indietro nel tempo, i pc venivano usati per lo più per scrivere lettere e documenti, per giocare o per gestire i bilanci familiari. Erano poco usati come strumento di comunicazione, con l’eccezione di qualche rete primitiva di e-mail e sistemi di bacheca elettronica (bulletin-board). Il pc non era ancora diventato un elemento essenziale per la maggior parte delle persone - non agli attuali livelli della televisione, del telefono o dell’automobile.

Ma oggi siamo ai primi anni di un decennio veramente digitale, in cui l'intelligenza del pc sta trovando la sua strada in tutti i tipi di apparecchiature, trasformandole da strumenti passivi in strumenti estremamente significativi e indispensabili per la vita d’ogni giorno. Molte delle tecnologie fondamentali dei computer - potere di elaborazione, capacità di memoria, funzioni grafiche e connessione alla rete - stanno compiendo continui progressi e a una velocità che eguaglia o persino supera la legge di Moore (famosa per avere previsto in modo preciso che il numero di transistor su un chip per computer sarebbe raddoppiato con scadenza biennale).

I computer stanno diventando più piccoli, più potenti, con minor consumo di corrente e molto meno costosi, rendendo più facile la potenza di elaborazione dei dati e la possibilità di connessione degli apparecchi di uso quotidiano. Anche le interfacce utente - inclusi riconoscimento vocale e calligrafico - stanno diventando sempre più efficienti e facili da usare.

La questione si fa interessante: davanti alla maggiori possibilità di incorporare questi apparecchi poco costosi, flessibili e personalizzabili, nella quotidianità, i computer stessi gradatamente «spariranno» nella struttura della nostra vita. Anche se siamo ancora lontani da un mondo popolato da macchine intelligenti senza corpo, i sistemi informatici del prossimo decennio saranno così persuasivi e «naturali» da diventare progressivamente invisibili. Al tempo stesso, i computer saranno diffusi a tal punto che li daremo per scontati, esattamente come oggi la maggior parte delle persone nei paesi sviluppati fa affidamento sul servizio telefonico.

La diffusione e la semi-invisibilità dei computer saranno supportate da nuove tecnologie, come display flessibili, a costo contenuto, chip delle dimensioni di un'unghia per Mems (sistemi microelettromeccanici), in grado di memorizzare terabyte di dati, oppure computer alimentati a induzione che si affidano al calore e al movimento dell'ambiente per funzionare senza batterie.

Cambierà anche l’economia dei computer. I costi minori faciliteranno ai produttori di elettronica il compito di includere l’intelligenza e la possibilità di connessione persino nelle apparecchiature più comuni. Alla fine, la potenza stessa dei computer potrebbe diventare troppo ridotta per essere misurata.

Tutto questo porterà a un cambiamento fondamentale nell'approccio ai computer. Usarli sarà come usare l'elettricità quando si accende la luce. I computer, come l'elettricità, avranno un ruolo in quasi ogni attività, ma il sistema informatico stesso non sarà più un'esperienza fuori del comune. Saremo focalizzati su quello che è possibile fare con i computer, non sugli apparecchi stessi. Essi saranno ovunque attorno a noi, essenziali per quasi ogni aspetto della nostra vita, ma in effetti saranno «scomparsi».


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Date: 24 Dec, 2002 on 07:43
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