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Finanziaria, Casini: "A rischio le prerogative della Camera"
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1. Finanziaria, Casini: "A rischio le prerogative della Camera"
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da Repubblica.it

Il presidente di Montecitorio: "Disagio per i ritardi del Senato"
Opposizione all'attacco del governo: "Tremonti deve dimettersi"

Finanziaria, Casini: "A rischio le prerogative della Camera"
Ma Bossi difende la manovra: "Abbiamo tagliato la pressione fiscale"

ROMA - Quello che è successo in questa discussione della Finanziaria rischia di limitare le prerogative della Camera. Il presidente Pier Ferdinando Casini e i capigruppo di maggioranza e di opposizione hanno espresso unanimemente "profondo disagio per la situazione che si è venuta a creare a causa dei ritardi" con cui la Finanziaria è approdata dal Senato a Montecitorio. Casini interviene in prima persona nella bufera che ha preceduto l'approvazione della manovra al Senato. E lo fa difendendo il ruolo della Camera che rischia di essere sminuito. La sua protesta si aggiunge a quelle dell'opposizione che annunciano di non voler "essere complici" dell'approvazione di una manovra riscritta quasi totalmente e con così poco tempo a disposizione per riesaminarne il testo in aula.

Ma ora, alla protesta politica, si aggiunge il richiamo istituzionale. Nel sottolineare che la Camera aveva approvato in prima lettura la Finanziaria e il bilancio con alcuni giorni di anticipo rispetto ai termini previsti dal proprio regolamento, trasmettendoli al Senato il 13 novembre 2002, Casini fa presente al ministro per i Rapporti con il Parlamento il rischio di una "grave limitazione delle prerogative di questo ramo del Parlamento e dei suoi componenti derivante dalla drastica contrazione dei tempi a disposizione per l'esame della manovra". Casini comunque non ha accolto la richiesta dei gruppi di opposizione di rinviare l'esame ai giorni 27, 28 e 29 dicembre al fine di scongiurare in ogni modo il ricorso all'esercizio provvisorio.

Ma mentre il presidente della Camera conclude il suo intervento auspicando che la discussione della manovra possa procedere con serenità, l'opposizione è infuriata. Il giudizio politico più duro viene dal presidente dei senatori Ds Gavino Angius che giudica "indecoroso" per il Parlamento e per il paese il comportamento della maggioranza sulla Finanziaria, e dice che il ministro Tremonti "non può più stare al suo posto".

"La maggioranza - osserva Angius - sta vivendo in queste ore una crisi e una lacerazione gravissima, che la mancanza di una guida politica, evidenziata in modo plastico dall'assenza continua del ministro Tremonti, ha messo drammaticamente sotto i riflettori. Il ministro a questo punto non può più stare al suo posto. Abbiamo assistito ad un vero e proprio scontro tra governo e maggioranza, con la bocciatura da parte della maggioranza di molti emendamenti voluti dal governo medesimo". Ma, fatto ancor più grave, secondo Angius, è che "con questa Finanziaria l'Italia sarà più debole".

Rutelli invece afferma che "l'opposizione non intende fare ostruzionismo" e aggiunge che "ci sono certamente i tempi per evitare l'esercizio provvisorio del bilancio. Ma l'Ulivo non vuole farsi complice dell'approvazione senza cambiamenti di una Finanziaria tanto scombinata e nociva per il paese, l'economia e le politiche sociali".

Il capogruppo della Margherita Willer Bordon invece è convinto che "c'è il rischio di esercizio provvisorio e se c'è questo rischio è colpa del governo". "Abbiamo assistito a cose senza precedenti e ad episodi di ostruzionismo che fondamentalmente arrivavano dalla stessa maggioranza", commenta ancora Bordon. La maggioranza è stata spiazzata e messa in difficoltà dal governo".

E il governo? Secondo il ministro Umberto Bossi, "per la Finanziaria ci sono stati troppi emendamenti ma alla fine il senso è che abbiamo evitato mille aghi e abbiamo scelto la spada, cioè la riduzione fortissima della pressione fiscale sui redditi medio-bassi: che da una parte può rilanciare i consumi, dall'altra dà respiro ai lavoratori". E il suo collega Roberto Castelli è della stessa idea: "E' la prima volta, da quando ho memoria, che viene approvata una Finanziaria che riduce le tasse e non chiede sacrifici ai cittadini".

(21 dicembre 2002)


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Date: 22 Dec, 2002 on 09:46
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