Reati ipotizzati: disastro colposo e omicidio
Scuola di San Giuliano, sei indagati per il crollo

Si tratta di progettisti e titolari delle imprese che avevano seguito i lavori di ristrutturazione dell'edificio

ROMA - Sei avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura di Larino per il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso, durante il terremoto in Molise. I reati ipotizzati sono disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. I provvedimenti riguarderebbero progettisti e titolari delle imprese che hanno eseguito opere edili all'edificio, compresa l'ultima sopraelevazione.

Uno degli avvisi di garanzia, firmato dal pm Andrea Cataldi Tassoni, che conduce l' inchiesta, riguarda Giovanni Martino, titolare della ditta che eseguì i lavori di sopraelevazione della scuola «Iovine» di San Giuliano di Puglia.
L'edificio ebbe un cedimento strutturale durante il terremoto in Molise del 31 ottobre scorso e le macerie travolsero insegnanti e scolari: alcuni furono salvati, mentre una maestra e 26 bambini morirono tra le pietre della scuola. Un altro scolaro, rimasto gravemente ferito, è morto il 2 dicembre scorso

CONCERTO PER LA RICOSTRUZIONE - Oggi un'altra iniziativa ha riportato in primo piano la tragedia di San Giuliano: aprendo il concerto di Natale di Palazzo Madama il Presidente del Senato Marcello Pera ha ricordato che quest’occasione «ha uno scopo umanitario». «Devolveremo anche quest’anno - ha detto Pera - l’incasso raccolto, che è stato generoso grazie alla vostra presenza, ad un’iniziativa di solidarietà, a favore della ricostruzione della scuola di San Giuliano di Puglia». Presenti al concerto, il vicesindaco di San Giuliano, Lucera, e il presidente dell’associazione «Rinascita di San Giuliano», Di Stefano, che il Presidente del Senato ha invitato a «voler considerare questo come un gesto di vicinanza delle istituzioni alla loro tragedia».

15 dicembre 2002