Il presidente della Repubblica: "E' un punto centrale"
Gli studenti a Siena contestano il ministro Moratti

Scuola, Ciampi rilancia il ruolo dello Stato

SIENA - Per il secondo giorno consecutivo torna a far sentire la sua voce contro ogni eventuale spaccatura del paese. E oggi, a chi gli chiede se lo Stato debba mantenere anche il coordinamento dell'istruzione e della scuola in tutte le regioni, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi risponde secco: "Non c'è dubbio che questo sia un punto centrale della vita dello Stato. Poi ci può essere una sua attuazione e diversificazione nelle diverse aree del Paese, ma il coordinamento deve essere centrale. Su questo punto credo ci sia un consenso generale".

Ciampi è a Siena per ascoltare la relazione del rettore Piero Tosi e l'intervento del ministro Letizia Moratti alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. Solo ieri, sempre nella città del Palio, il presidente aveva già fatto conoscere il suo pensiero sul ruolo di coordinamento sull'istruzione e sulla scuola che deve essere mantenuto dallo Stato. Oggi, conversando con i giornalisti, Ciampi insiste. Perché non ci siano più dubbi, proprio mentre davanti agli occhi del capo dello Stato si apre lo scontro sulla devolution.

Nel corso della giornata il ministro Letizia Moratti è stata contestata da alcune centinaia di studenti che si sono riuniti davanti al Rettorato gridando slogan contro il ministro. Una protesta organizzata per chiedere a Ciampi "di garantire il diritto allo studio, minacciato dal probabile aumento delle tasse universitarie, conseguenze dei tagli imposti da Tremonti". I fischi e le urla degli studenti sono aumentati di intensità quando ha cominciato a parlare Letizia Moratti. Poco prima un gruppo di 5 o 6 studenti, presenti nell'aula magna, si è alzato mostrando dei cartelli di protesta all'indirizzo del ministro. A difesa della sua riforma, la replica del minisro: "La riforma dell'università prosegue monitorando però i problemi finora emersi in modo da apportare gli opportuni correttivi".