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I bambini nella nuova scuola, giochi e sicurezza
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1. I bambini nella nuova scuola, giochi e sicurezza
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da Il Corriere della Sera
Domenica, 1 Dicembre 2002

I bambini nella nuova scuola, giochi e sicurezza

DAL NOSTRO INVIATO

SAN GIULIANO DI PUGLIA (Campobasso) - Oggi, alle dieci di mattina, sulla piana che domina il centro storico distrutto dal terremoto, la messa per ricordare le ventinove vittime (ventisei erano bambini).
Subito dopo, alle undici, l’inaugurazione della nuova scuola di San Giuliano, costruita in una settimana lavorando giorno e notte. La vita continua. La scuola, una «tendostruttura» in acciaio, è in grado di resistere alle situazioni climatiche più estreme (il calore trasmesso dal telone scioglie la neve al primo contatto). L’aspetto è imponente: 800 metri quadrati coperti, 2.600 spianati attorno con muri di contenimento, altri 650 di parco giochi. A fornire l’energia necessaria, una cabina elettrica da 400 chilowatt (niente gas o gasolio, per ragioni di sicurezza).
Sicurezza. Di questo gli uomini della Protezione civile hanno parlato ieri, coi bambini delle elementari e i ragazzini delle medie, che da lunedì studieranno in questa scuola «hi-tech», realizzata con una prima tranche dei 12 milioni di euro raccolti dal Corriere della Sera e dal Tg5 . «Ma se la lavagna cade, ci schiaccia? Se torna il terremoto, il pavimento si apre?». Queste le domande dei bambini. E le risposte arrivano, tranquille: «No. Questa è una grande tenda, non c’è niente che ti possa cadere in testa. Le porte sono studiate apposta, non ti tengono prigioniero, basta spingere questo maniglione e sei fuori». Sulle stesse paure stanno lavorando gli operatori del Telefono Azzurro. Hanno montato una ludoteca a pochi metri dalla nuova scuola, nella tendopoli dove ancora vivono un centinaio di irriducibili, che non hanno voluto sistemarsi, come la maggioranza degli abitanti di San Giuliano, nei residence sulla costa organizzati dalla Protezione civile.
«Tutto riparte da questa nuova scuola - dice Claudia Mattei, una giovane psicologa di Telefono Azzurro -. I bambini sono contenti di ricominciare in una struttura nuova, colorata. Ma molti sono stati ore e ore sotto le macerie della vecchia scuola. In questa nuova, come simbolo, investono un carico di ansie e aspettative». Anche Guido Bertolaso, il direttore della Protezione civile, costretto a dividersi sui fronti dell’Etna e del maltempo al Nord, considera la scuola come il primo nucleo della ricostruzione: «Qui accanto, entro Natale, sorgeranno le prime trenta case di legno - assicura -. Poi continueremo al ritmo di due al giorno. Entro febbraio avremo sistemato attorno alla scuola, al caldo, negli chalet, almeno 700 persone».

Claudio Lazzaro


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Date: 01 Dec, 2002 on 10:25
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