LA NOVITA’
In rete anche i «Sims»: la vita di tutti i giorni in una realtà virtuale

MILANO - E’ uno dei giochi più venduti di sempre, oltre 20 milioni di copie, espansioni comprese, da quando l’americana Electronic Arts lo lanciò due anni fa. «The Sims » ha fatto subito parlare di sé, per il modello di gioco che propone: vivere una vita quotidiana tramite un personaggio virtuale. Quasi un controsenso, se si considera lo spazio di gioco come una fuga dalla realtà. Ma un controsenso vincente, che nel giro di un mese arriverà nei negozi con una versione che porterà i personaggi di Will Wright, geniale creatore del primo «SimCity », a condurre la propria vita in rete. «The Sims online », in arrivo poco prima di Natale, proporrà agli appassionati non solo le usuali «avventure» quotidiane (un lavoro da trovare e da non perdere, la casa da arredare, il cane da portare a spasso), ma anche la nuova possibilità di relazionarsi con altri personaggi virtuali, questa volta gestiti da persone reali e non più dall’intelligenza artificiale del computer.
Un gioco di ruolo online che rischia di essere più vero della vita reale, dove non ci sono né draghi da abbattere né contee da conquistare (come i titoli che finora hanno dominato il gioco in rete), ma guardaroba da rimpinguare per non sfigurare al party dei vicini, autobus da non perdere per arrivare in orario al lavoro, pappe da preparare per non affamare i piccini.
Vita reale dunque, ma il ruolo si può scegliere. «Se sei un impiegato non sei obbligato a restare te stesso anche nel gioco - spiega Luc Barthelet, dirigente della Electronic Arts, a Newsweek -. Il nostro messaggio è chiaro: sii qualcun altro». Chi è stufo delle angherie del capo in ufficio può provare a vivere da leader prepotente, chi ha poco successo con le ragazze può scegliersi una vita da playboy. E viceversa.