FINANZIARIA, IN ARRIVO NOVITA' PER COMUNI, MEDICI E SCUOLA

Roma, 17 nov. - (Adnkronos) - Enti locali, condono fiscale, maggiori risorse per l'ISTRUZIONE e reintroduzione del contributo di 5.000 euro per i medici del servizio sanitario che scelgono l'extramoenia. Questi i nodi principali che dovranno essere risolti al Senato che a partire da domani accendera' i riflettori sulla Finanziaria. Il confronto tra maggioranza, opposizioni e governo gia' si preannuncia serrato. Lo testimonia il fatto che, anche a Palazzo Madama si preannuncia una pioggia di emendamenti (si parla gia' di oltre 3.000 proposte di modifica).

Grande attesa per le ulteriori modifiche alle norme sugli enti locali. Regioni, Province e Comuni attendono dal Governo e dalla maggioranza segni di disponibilita'. I ritocchi gia' apportati alla manovra nel corso dell'esame alla Camera avevano lasciato l'amaro in bocca a sindaci e governatori che nei giorni scorsi avevano lamentato il controsenso esistente tra l'esiguita' delle risorse messe a disposizione degli enti e l'impossibilita' di esercitare i trasferimenti di competenze. Dopo la stretta sui disavanzi finanziari di Provice e Comuni, ora il Governo punterebbe ad allargare alcune maglie: deroga al blocco delle assunzioni e l'introduzione di meccanismi che permettano agli enti di 'fare cassa' dando il via libera ad una serie di cartolarizzazioni partendo da quelle sugli immobili.

Per porre rimedio alla 'debacle' subita dalla maggioranza alla Camera, torna al Senato la 'tassa' di 5.000 euro per i medici che intendono lavorare nelle aziende sanitarie e svolgere anche un'attivita' professionale nello studio privato. L'emendamento Bindi aveva di fatto cancellato anche le altre norme relative al personale sanitario che stabiliva inoltre che il contributo di 5.000 euro si sarebbe dovuto applicare anche ai medici universitari, ai professori universitari di prima e seconda fascia e ricercatori.

Novita' in arrivo anche sul fronte dell'Universita' e della Ricerca, dove il ministro Letizia Moratti ha rinnovato la sua richiesta di 450 mln di euro. Una cifra molto alta, a detta del Tesoro, che comunque non potra' essere coperta dai fondi ministeriali, ne' con misure ad hoc come per esempio con l'aumento di 50 centesimi sul prezzo delle sigarette che non trovera' spazio nella manovra 2003.

Inoltre, sulla possibilita' di trasformare il concordato di massa in condono fiscale tombale, l'ultima parola spettera' al Parlamento. Il Governo, su questo punto, e' intenzionato ad avere un atteggiamento defilato, pur lasciando ampia liberta' di iniziativa ai gruppi o ai singoli parlamentari. Tuttavia se il condono dovesse ricevere il via libera da parte del Senato, gli introiti della sanatoria non andrebbero a rimpinguare le casse pubbliche. Nelle intenzioni del Governo, dovranno essere gli stessi gruppi politici a prevedere la destinazione delle risorse aggiuntive.

Dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia, che ha provocato il crollo della SCUOLA e la morte di 29 bambini, l'ipotesi di introdurre un mini-condono edilizio e' definitivamente tramontata. L'esecutivo avrebbe invitato i parlamentari a mettere la parola fine sulla proposta, per evitare che possano essere sanate opere su cui e' difficile valutare il grado di sicurezza. Strada sbarrata, quindi, anche, alle violazioni edilizie minori realizzate tra il 1994 e il 31 dicembre 2001. Gia' alla Camera si puntava a regolarizzare sopralzi, ampliamenti non superiori al 30% della volume totale, opere che abbiano determinato mutamento di destinazione d'uso, opere di restauro e risanamento conservativo, e opere di manutenzione straordinaria.