REGGIO EMILIA — La sentenza, in materia di lavoro, emessa dal giudice Strozzi del Tribunale di Reggio Emilia, sta sollevando l'interesse nazionale. Motivo? Il giudice, dopo la riforma sull'autonomia delle istituzioni scolastiche, ritiene che il capo d'istituto (il preside) debba equipararsi a un dirigente che risponde in prima persona degli atti posti in essere nell'esercizio delle sue funzioni e che l'istituto da lui diretto risponde direttamente degli atti e dei danni che ne derivano.
Insomma, potrebbe trovarsi anche nelle condizioni di rispondere di tasca sua. La vicenda nasce da una controversia che opponeva 19 insegnanti di una scuola superiore di Guastalla e l'istituto stesso. Motivo del contendere la riduzione dell'orario delle lezioni da 60 minuti a 50 al fine di permettere agli studenti di prendere il pullman o il treno. Il capo d'istituto emise un ordine di servizio con cui gli insegnanti dovevano recuperare quei 10 minuti, pena il taglio dello stipendio. Il giudice ora ha detto che l'ordine era illegittimo e che ai 19 docenti deve essere pagata la retribuzione per recuperare quei minuti. La sentenza pur non definitiva è esecutiva e l'istituto dovrà sborsare ai 19 docenti circa 15.000 euro.