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Se Internet si ferma per un Hacker
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1. Se Internet si ferma per un Hacker
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da La Stampa
Giovedì, 24 ottobre 2002

Se Internet si ferma per un Hacker
di Pierluigi Battista

PER fortuna hanno funzionato le difese, che dicono solide e resistenti. Ma l'attacco cyberterrorista a tredici server fondamentali per il funzionamento mondiale di Internet era diretto, si sarebbe detto un tempo, al cuore del sistema.

Non a un ordigno tecnologico qualunque, o a un gingillo sofisticato entrato d'imperio nel lessico quotidiano e nel gergo à la page, o a uno straordinario strumento di intrattenimento e di conoscenza qual è Internet.

Ma invece, e questo spiega l'affannosa reazione del Fbi, ai gangli vitali che oramai organizzano capillarmente la vita quotidiana degli individui così come l'apparato tecnico-organizzativo della collettività moderna.

Che gli attentatori che hanno bloccato per oltre un'ora la rete mondiale di Internet appartengano a potenti gruppi organizzati dediti al boicottaggio sistematico del Satana occidentale oppure siano gruppi sparsi di anarco-hackers goliardicamente attratti dall'idea di inceppare i sottili meccanismi di un sistema che si vuole onnipotente, non fa quasi differenza.

O meglio, segnalano il medesimo allarme: la vulnerabilità dei nuovi pilastri su cui ormai poggia la vita associata, il senso di impotenza e di insicurezza che rischia di afferrare una società che ama rappresentarsi come onnipotente e inattaccabile. Se le difese di Internet non avessero retto, il sistema sarebbe andato in tilt.

Una catastrofe per le compagnie aeree, avvezze oramai a vendere via Internet i loro biglietti. Un disastro per chi fa uso quotidiano di una banca dati. Una zeppa pericolosa nel sistema delle comunicazioni militari.

Un handicap insormontabile per lo scambio ordinario di merci, informazioni, servizi che oramai hanno trovato in Internet la loro cornice naturale, ogni giorno dell'anno e ogni ora del giorno e della notte.

Tutto questo appare improvvisamente fragile e precario quando quella cornice rischia di essere spezzata dal cyberterrorismo. Lo spettro di un gigantesco black out globale rischia di diventare la nuova tentazione di chi ha in odio il «sistema» e fa di tutto per schiantarne, assieme ai suoi simboli, le stesse fondamenta psicologiche. Giovane com'è, Internet fa già paura: per questo appare un bersaglio allettante per chi semina il terrore.


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Date: 24 Oct, 2002 on 08:06
Se Internet si ferma per un Hacker
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