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Microsoft e AGDP: Nuove tecnologie e giovani dirigenti della PA
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1. Microsoft e AGDP: Nuove tecnologie e giovani dirigenti della PA
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Con le nuove tecnologie i giovani dirigenti della PA guidano il rinnovamento del settore pubblico

È quanto emerge dalla seconda edizione della ricerca promossa da Microsoft e AGDP e realizzata da NetConsulting

L’indagine, presentata a Taormina durante il 2° Convegno Nazionale AGDP (19 e 20 ottobre), analizza il processo di modernizzazione della PA europea, con uno sguardo approfondito alla realtà dei giovani dirigenti della Pubblica Amministrazione Italiana. Con un aumento degli investimenti pari al 25% rispetto lo scorso anno, la formazione del personale si conferma elemento fondamentale per promuovere il rinnovamento della PA italiana.
La posta elettronica (82, 9% contro il 65,7% del 2001) e le reti Intranet (71,4% contro il 47,4% del 2001) si affermano come strumenti indispensabili per snellire la comunicazione intraorganizzativa e produrre così maggiore efficienza nell’organizzazione e nella gestione della cosa pubblica.

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Viene presentata, nel corso del 2° Convegno Nazionale dell’Associazione Giovani Classi Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni (AGDP), l’edizione 2002 della ricerca promossa da Microsoft e AGDP e realizzata da NetConsulting, dal titolo “Il ruolo delle Risorse Umane e delle nuove tecnologie nella modernizzazione delle PP. AA. europee”.
Lo studio analizza il processo di modernizzazione della PA in corso nel nostro Paese, mettendo in evidenza il ruolo cruciale delle nuove tecnologie e delle risorse umane – la loro formazione, motivazione e valorizzazione – in un percorso di cambiamento strutturale che mira ad una gestione della cosa pubblica orientata agli obiettivi piuttosto che alle procedure.
Il dato principale che emerge dall’indagine condotta sui giovani dirigenti della PA è che la fase di penetrazione delle nuove tecnologie e del loro uso nel lavoro quotidiano è giunta ad uno stadio molto avanzato: i soggetti intervistati utilizzano l’email – che “rompe la burocrazia della circolare” – nell’82,9% del campione contro il 65,7% del 2001, e la rete Intranet – fondamentale per la comunicazione intraorganizzativa – nel 71,4% contro il 47,4% del 2001.
Ora l’obiettivo è l’affinamento delle competenze e il miglioramento della produttività del lavoro. Lo dimostra l’analisi dei corsi di formazione frequentati dai giovani
dirigenti: si riducono i corsi base sull’uso del computer (dal 74,2% nel 2001 all’attuale 62,9% del campione), mentre aumenta sensibilmente la frequenza a corsi avanzati sulla posta elettronica (dal 32,3 al 57,1%), sull’accesso a reti telematiche della PA (dal 38,7 al 57,1%), sulla gestione dell’agenda (dal 35,5 al 45,7%). Il tasso di partecipazione ai corsi è cresciuto complessivamente dal 47 al 71% (i dirigenti pesano per il 4,5% sul totale); per fare solo un esempio significativo, nel corso del 2001 il 63% dei dirigenti di Ministeri ha preso parte ad attività di formazione.
Tuttavia, dall’indagine emerge che, nonostante l’investimento in formazione della PA italiana sia cresciuto del 25% rispetto al 2001, esso è ancora inferiore rispetto a quello dei principali Paesi europei: 111 milioni di euro in Italia (pari solo allo 0,91% della spesa complessiva per il personale) contro i 3.511 milioni di euro spesi dalla PA francese già nel 2000 (pari al 6,6% della spesa per il personale). Inoltre, solo il 38% delle Amministrazioni italiane analizzate hanno un Ufficio Formazione Autonomo.
Per quanto riguarda nello specifico la formazione IT, le ore dedicate dai dipendenti della PA centrale italiana sono state solo il 12,4% del totale, contro il 15% sempre della Francia, sebbene il 74,3% dei giovani dirigenti italiani intervistati sarebbe pronto a seguire corsi di formazione nelle modalità dell’e-learning e del CBT (Computer Based Training).
Nel quadro di un impiego più strutturato delle applicazioni IT a supporto dell’attività svolta, il Protocollo informatico (utilizzato dal 67% del campione) e i Portali informativi sono risorse utilizzate quotidianamente e in piena autonomia da un numero crescente di manager.
“L‘incremento registrato nella formazione IT avanzata dimostra che il settore pubblico italiano ha intrapreso con decisione un importante cammino di rinnovamento, che va sostenuto con ogni mezzo”, dichiara Umberto Paolucci, Vice President Microsoft Corporation. “Come azienda del settore IT, il nostro impegno è quello di supportare gli interlocutori della PA offrendo gli strumenti informativi più aggiornati, che consentano di realizzare il potenziale innovativo che l’Amministrazione del nostro Paese può e deve esprimere, per il progresso dell’intera collettività”.
“Oggi, uno dei compiti essenziali delle pubbliche amministrazioni è superare i digital divide della società italiana, iniziando da quelli interni, tra amministrazioni centrali e periferiche, giovani e vecchie generazioni, regioni del Nord e del Sud”, prosegue Francesco Verbaro, Presidente di AGDP. “La ricerca conferma i passi in avanti fatti nel 2002, che pongono le basi per costruire un sistema pubblico imperniato sull’integrazione delle informazioni e dei servizi per il cittadino. Allo stesso tempo, però, ci indica che molto va ancora fatto per il miglioramento della gestione delle risorse umane, soprattutto attraverso gli strumenti informatici, indispensabili per avvicinarci agli standard europei”.
Rispetto all’edizione del 2001, incentrata sulla penetrazione della tecnologia nella PA italiana, lo studio di quest’anno amplia la prospettiva ad una dimensione europea. Il settore pubblico di Paesi come Francia, Germania e Gran Bretagna ha avviato già da diversi anni processi di decentramento alle amministrazioni locali delle procedure decisionali e di modernizzazione, articolati su tre assi fondamentali: maggiore efficienza interna all’ente, offerta di servizi innovativi al cittadino e informatizzazione delle procedure.
I giovani dirigenti della PA italiana mostrano d’aver ben compreso questa realtà e di condividere impostazione culturale, obiettivi e approccio al lavoro al di là dei confini nazionali, facendosi motore del processo di innovazione. Il 92% del campione intervistato riconosce alle nuove tecnologie un’importanza cruciale nello snellire il flusso di comunicazione all’interno del singolo ente e fra diversi enti della PA, con l’obiettivo di impostare anche nel settore pubblico modelli organizzativi “a rete” (la cosiddetta “PA estesa”), già adottati da molte aziende private.
Ormai è chiaro che le risorse umane sono, anche per la Pubblica Amministrazione, un asset chiave se si intende portare a compimento il processo di modernizzazione: i giovani dirigenti della PA italiana avanzano al riguardo una precisa richiesta di valorizzazione e motivazione di chi mostra doti di leadership.


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Date: 22 Oct, 2002 on 08:09
Microsoft e AGDP: Nuove tecnologie e giovani dirigenti della PA
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