Finanziaria, le novità per la scuola

Comincia a delinearsi la scuola 2003 secondo la Finanziaria varata ieri.
E sarebbero 490 milioni di euro i risparmi nella scuola da reinvestire per la valorizzazione della professione docente nel biennio 2002-2003. La stima è del ministro Letizia Moratti che, a margine di una audizione in commissione Cultura di Montecitorio, ha sottolineato che le risorse da reinvestire corrisponderebbero a 381,5 milioni di euro per il 2003 e a 108 milioni di euro per il 2002.
"Per quanto riguarda la scuola - ha detto il ministro -, a differenza di quanto era stato ipotizzato inizialmente quando si era parlato di modifiche didattiche e contrattuali, la Finanziaria prevede norme di riorganizzazione e razionalizzazione corrette e giuste per un migliore utilizzo delle risorse e per una riqualificazione della spesa. Non ci sono tagli - ha insistito il ministro - ma unicamente una razionalizzazione nell'ambito del personale docente e non docente, per riutilizzare le risorse nella scuola stessa".

Riportiamo alcune delle "misure di razionalizzazione dell'organizzazione scolastica" stabilite dal Consiglio dei ministri per il prossimo anno scolastico:

le cattedre con un orario inferiore a quello obbligatorio saranno ricondotte a 18 ore settimanali. Questo anche mediante moduli organizzativi diversi da quelli previsti dai decreti costitutivi delle cattedre, salvaguardando però l'unitarietà di insegnamento di ciascuna disciplina.

Nel triennio 2003-2005, secondo dati forniti dal ministero del Tesoro, è prevista una riduzione delle dotazioni organiche dei collaboratori scolastici (bidelli) rispetto alla dotazione prevista per l'anno scolastico appena cominciato. La riduzione dovrebbe essere del 6 per cento.

I docenti collocati fuori ruolo, o utilizzati in altri compiti, per inidoneità permanete all'insegnamento, potranno chiedere il trasferimento ad altra amministrazione statale o ente pubblico. In caso di mancato passaggio, gli interessati vengono mantenuti in servizio per un massimo di 5 anni. Trascorso questo periodo, saranno licenziati.
Invece il personale amministrativo, tecnico e ausiliario dichiarato inidoneo a svolgere le proprie mansioni non può essere collocato fuori luogo.

Le economie di spesa derivanti da tali disposizioni saranno destinate ad incrementare le risorse annuali destinate alla valorizzazione del personale docente.

Le scuole potranno dare in appalto all'esterno i servizi di pulizia e igiene, aderendo in via prioritaria alle convenzioni stabilite per l'acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione.

Infine, sembra confermata la riduzione dei maestri elementari, con l'introduzione dell'insegnante prevalente.