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da Il Corriere della Sera
Sabato, 14 Settembre 2002

Solo cento istituti «pilota» verranno autorizzati al test sull’anticipo delle iscrizioni

Scuola, cattedre coperte al 97%
Nominati 76 mila supplenti. Martedì il decreto sulla sperimentazione

ROMA - Il 97 per cento degli insegnanti ha raggiunto la cattedra. E vi resterà fino alla conclusione dell’anno scolastico. L’attività didattica sta iniziando dappertutto regolarmente, senza gli intralci o i ritardi causati dai «balletti» dei docenti. E tutto è pronto anche per l’avvio della sperimentazione nazionale in duecento scuole su alcuni contenuti del nuovo modello di istruzione, dall’anticipo delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alle elementari all’insegnamento della lingua inglese e delle nuove tecnologie già dalla prima classe. Martedì il ministro Letizia Moratti firmerà il decreto nella nuova stesura che tiene conto dei suggerimenti e delle critiche formulate dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione (Cnpi) e dall’Associazione dei comuni (Anci).

DOCENTI IN CATTEDRA - Si consolida il risultato positivo raggiunto per la prima volta lo scorso anno, grazie all’introduzione di nuove regole per le nomine dei supplenti. Il meccanismo in grado di eliminare il «carosello dei docenti» ha funzionato bene, nonostante l’elevato numero di professori non di ruolo, circa 76 mila, da assegnare alle scuole. Sembra essersi interrotta una sorta di «piaga» che ha accompagnato generazioni di studenti e ha messo in difficoltà l’attività didattica.
Non si contano i ragazzi che hanno atteso per settimane l’arrivo dell’insegnante definitivo, mentre sulla cattedra si alternavano più supplenti temporanei. Oggi questo problema è archiviato. Per ottenere un risultato ritenuto a lungo irraggiungibile è stato sufficiente affidare ai dirigenti scolastici un compito che prima veniva svolto dalle amministrazioni scolastiche provinciali, semplificando le procedure. In estrema sintesi lo scorso 31 luglio gli ex provveditorati hanno smesso di occuparsi delle nomine dei supplenti - nel precedente anno scolastico il termine scattava il 31 agosto - e sono entrati in azione i dirigenti scolastici. Presidi e direttori hanno avuto due mesi abbondanti di tempo per coprire i posti mancanti, in genere sette o otto per istituto.
La procedura non è del tutto nuova. Fino ai primi anni settanta i supplenti venivano nominati direttamente dai dirigenti scolastici. L’amministrazione scolastica è stata poi sollevata di un compito che non sempre era in grado di svolgere al meglio anche per la mancanza di personale e di attrezzature informatiche. L’intervento dei presidi e dei direttori ha semplificato non di poco un iter amministrativo che includeva oltre venti adempimenti, ciascuno con una sua ragion d’essere ai fini della tutela dei diritti del personale, ma che nessuna amministrazione riusciva a concludere in tempo utile, vale a dire rispettando i diritti degli utenti del servizio scolastico, famiglie e ragazzi.

SPERIMENTAZIONE - Martedì il ministro varerà il nuovo decreto e darà il via alla sperimentazione. I circoli didattici coinvolti sono in tutto duecento. Il test sull’anticipo facoltativo delle iscrizioni - due anni e mezzo e cinque anni e mezzo rispettivamente per la materna e l’elementare - verrà effettuato soltanto in cento scuole. La sperimentazione didattica e organizzativa (maestro di riferimento, portfolio, insegnamento personalizzato, inglese e nuove tecnologie già dalla prima elementare) oltre che nelle duecento scuole pilota potrà essere invece avviata, anche in modo parziale, in tutte le scuole interessate grazie all’autonomia didattica. Le maggiori difficoltà riguardano l’anticipo delle iscrizioni alla scuola materna. Le condizioni di fattibilità chieste dal Cnpi e dall’Anci tendono infatti a ridurre sensibilmente il numero degli istituti.

G. Ben.


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Date: 14 Sep, 2002 on 06:20
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