Viaggio nella borsa della spesa: rincari oltre i limiti fissati dal ministero, segnalate i casi al Corriere

Libri scolastici, gli aumenti sono fuori controllo

«Ho due bimbi: uno frequenta la materna, l’altro la scuola elementare. E per non rovinare i vestiti ho deciso di acquistare un grembiule. Ecco il conto: da 14 a 17 euro contro le 12-19 mila lire dell’anno scorso». Così scrive una mamma collegatasi con il Corriere on line . Ma segnalazioni sul caroscuola arrivano da diversi quartieri di Milano. La protesta che ricorre con maggior frequenza riguarda i libri: il ministro Letizia Moratti ha stabilito, per l’anno scolastico 2002-2003 e per ogni tipo di istituto, un prezzo massimo della dotazione libraria che rappresenta il limite all’interno del quale i docenti sono tenuti a fare le proprie scelte. Per la prima media la somma è di 280 euro. Ebbene l’Osservatorio euro di Altroconsumo segnala che nelle classi 1ª A e B della scuola media statale «Arcadia-Pertini» si è raggiunto il tetto di 295,16 e che nella 1ª D dell’Istituto tecnico industriale «Feltrinelli», dove il limite ministeriale è fissato a 254 euro, si sono superati i 311 euro.
L’Associazione consumatori utenti, facendo un confronto sui singoli titoli delle case editrici, ha segnalato che il libro d’inglese della Oxford è passato da 19,63 euro a 23,24 (»18,34%) e il testo della Le Monnier (vol. 2 straight shead) è salito del 14,30%. Ma va «forte» anche Dante Alighieri: il record degli aumenti infatti spetta al «Purgatorio» della B. Mondadori con un »42,50%. E’ chiaro che si tratta di casi limite: comunque gran parte dei libri di testo hanno prezzi superiori del 2,7% rispetto al limite fissato dal ministro Moratti. Per fortuna c’è il mercato dell’usato cha abbassa i bilanci.
Oltre ai libri, le famiglie devono fare anche i conti con il corredo scolastico. Le variazioni di prezzo si aggirano attorno al 7%: aumento non di poco, causato soprattutto dai prodotti di marca cresciuti del 9%. Dati alla mano, chi acquista un corredo non griffato può arrivare a risparmiare fino al 50%. Qualche esempio. Un corredo di marca per le elementari in una cartolibreria milanese costa 155,09 euro, uno non griffato 87,88; se l’acquisto si fa in un ipermercato si scende rispettivamente a 140,79 e a 82,16 euro. Per un diario con un personaggio famoso si spendono in media 8,80 euro, per uno anonimo esattamente la metà. Eppure in un’indagine condotta da Il Salvagente il 60% dei genitori è convinta che i prodotti di marca siano di qualità superiore rispetto agli altri. Anche nel Nord Europa si è dovuto affrontare il problema: come soluzione in alcuni Paesi è stato deciso di proibire il passaggio della pubblicità di determinati prodotti durante i programmi televisivi dedicati ai più piccoli. Questo per non condizionare i bambini fin dalla tenera età.
Ma perché i prezzi sono aumentati? Secondo un’indagine oltre il 72% dei genitori del Nord Italia è convinto che i costi siano cresciuti a causa del passaggio dalla lira all’euro.