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Scuola, a rischio la sperimentazione
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1. Scuola, a rischio la sperimentazione
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da Il Corriere della Sera
Sabato 31 Agosto 2002

Scuola, a rischio la sperimentazione
Riforma Moratti: non ancora individuati i 200 istituti per il test a pochi giorni dall’inizio delle lezioni

ROMA - Pochi giorni all’inizio della scuola. E c’è chi propone di rinviare all’anno prossimo la sperimentazione per la riforma di materne ed elementari. Un fronte che si allarga non tra chi boccia il contenuto del progetto Moratti, che prevede tra l’altro il ritorno al maestro «prevalente» e l’anticipo delle iscrizioni rispettivamente a due anni e mezzo e cinque anni e mezzo. Ma proprio tra chi ne condivide la sostanza, come le associazioni di genitori e i presidi. Il motivo? Il 9 settembre iniziano le lezioni in Piemonte e subito dopo si parte anche nelle altre regioni d’Italia. Ma i 200 istituti in cui fare i test non sono stati ancora individuati. La selezione arriverà nella seconda metà di settembre, ad anno già iniziato. C’è chi teme il caos e per questo chiede di accantonare, almeno per quest’anno, la sperimentazione. Non basta, c’è un’altra variabile: a settembre il Parlamento dovrebbe riprendere l’esame di tutta la riforma, se fosse approvata, i test non sarebbero più necessari.

FAMIGLIE - Luisa Santolini, presidente del Forum delle associazioni familiari, si dice «favorevolissima» alla riforma, specie per il ritorno del maestro prevalente. Ma aggiunge: «E’ intollerabile che a pochi giorni dall’inizio delle lezioni le famiglie non sappiano ancora quali siano questi benedetti istituti dove si farà la sperimentazione. A questo punto sarebbe meglio lasciar perdere e riparlarne con calma l’anno prossimo».Un altro rilievo: «Dovrebbero essere le famiglie a decidere se iscrivere in anticipo o no i propri figli. I test della Moratti, invece, coinvolgeranno solo i Comuni che se li possono permettere. E per l’ennesima volta il meridione sarà penalizzato».

PRESIDI - Anche il presidente dell’Associazione nazionale presidi non nasconde le sue perplessità: «Qualsiasi intervento innovativo - spiega Giorgio Rembado - non può essere deciso così a ridosso dell’anno scolastico. E lo dico nell’interesse della riforma, che ha diversi elementi condivisibili. Non sarebbero attendibili i risultati di una sperimentazione fatta in tutta fretta, partita con gli alunni già in classe. Così è tutto improvvisato. Sono d’accordo: meglio rinviare».

COMUNI - Comuni e ministero dell’Istruzione stanno lavorando sui criteri per individuare le scuole in cui fare i test. Due giorni fa il primo incontro tra l’Anci e gli esperti della Moratti. Dalle singole città, però, arrivano anche pareri contrari. A Roma sono 50 i presidi che hanno candidato la propria scuola. Ma l’assessore all’Istruzione della giunta di centrosinistra, Maria Coscia, non ha dubbi: «Si rischia il caos totale. Sarebbe meglio avere più tempo: anche perché stiamo parlando di bambini che sono in un’età delicata per la loro crescita».

SPERIMENTAZIONE - Al ministero sono arrivate dai presidi più di 700 candidature per la sperimentazione. Per formalizzare la richiesta, però, serve una delibera dei consigli d’istituto, che dopo la pausa estiva riprenderanno la loro attività nei prossimi giorni. Il 10 settembre, cioè il giorno dopo l’avvio delle lezioni, si riunisce il Consiglio nazionale della pubblica istruzione per dare un parere non vincolante sui test. Solo dopo partirà la selezione, che quindi sarà fatta nella seconda metà di settembre, a scuola iniziata. Negli istituti prescelti le iscrizioni saranno riaperte. Ma i bambini che a settembre già frequenteranno la prima in una scuola privata non potranno passare ad un istituto pubblico. Prima possibile, invece, per i piccoli di cinque anni e mezzo iscritti all’ultimo anno delle materne.

CONTRATTO - Resta sul tappeto un’altra questione: il rinnovo del contratto per gli insegnanti, scaduto alla fine dell’anno scorso. Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, torna alla carica: «Il governo non sembra avere fretta di avviare la trattativa. Oramai sono passati 9 mesi. La ripresa delle lezioni sarà molto amara».

Lorenzo Salvia

ISCRIZIONI
I bambini che compiranno 3 o 6 anni entro il 28 febbraio del 2003 possono iscriversi, rispettivamente, alle scuole materne ed elementari. Non si tratta di un obbligo: si potrà continuare ad iscrivere i bambini con le vecchie regole

SPERIMENTAZIONE
Sono più di 700 le scuole che si sono prenotate per la sperimentazione. I posti disponibili sono 200 . La scelta degli istituti nei quali avviare i test sarà fatta probabilmente nella seconda metà di settembre , ad anno già iniziato

I «VECCHI» MAESTRI
Il maestro prevalente è quello che ha più ore di lezione rispetto agli altri due. Il suo compito è quello di insegnare le competenze fondamentali: leggere , scrivere , e far di conto . Sparisce il modulo con tre maestri divisi per due classi

NUOVE MATERIE
Inglese e informatica . Un primo contatto con queste materie è previsto sin dal primo anno delle elementari . I bambini vengono divisi in gruppi: possono trovarsi insieme alunni dello stesso livello di preparazione anche se di età diversa


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Date: 31 Aug, 2002 on 07:08
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