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Pubblico impiego, mille poltrone in bilico
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da Il Corriere della Sera
Lunedì, 26 Agosto 2002

In ottobre la nuova legge. Ecco chi sono i dirigenti più a rischio
Pubblico impiego, mille poltrone in bilico

ROMA - Terremoto in vista nei palazzi dei ministeri, degli enti previdenziali e del parastato: il 7 ottobre scatterà l’applicazione delle nuove norme volute dal ministro Franco Frattini sul cosiddetto spoils system , il meccanismo che consiste nel rimpiazzare i dirigenti della Pubblica amministrazione nominati dal governo precedente con altri più omogenei alla propria area politica. A rischio le «poltrone» di 950 alti funzionari, molti legati all’Ulivo: per la prima volta infatti la legge dà al governo in carica il potere di revoca dei dirigenti nominati negli ultimi sei mesi di governo del centrosinistra.

Dirigenti pubblici, si cambia Mille le poltrone a «rischio»

Spoils system, nel mirino di Frattini le ultime nomine dell’Ulivo «Rivoluzione» alle Attività Produttive. Misiti verso le Grandi opere

ROMA - Le liste sono già pronte. Da tutti i ministeri stanno partendo in questi giorni in direzione di palazzo Chigi e palazzo Vidoni, dove ha gli uffici il ministro della Funzione pubblica Franco Frattini , le lettere con gli elenchi degli Enti sottoposti alla vigilanza di ogni amministrazione. E il 7 ottobre, data fissata per l’applicazione delle nuove regole sullo spoils system, la ghigliottina si metterà in moto. Lo stesso Frattini ha annunciato che salteranno le teste del 15% dei direttori generali dei ministeri e del parastato. Che sono in tutto circa 950 persone. Poi, entro l’inizio di febbraio, toccherà a quelli che il ministro della Funzione pubblica ha definito i «boiardi dell’Ulivo», cioè i vertici degli enti pubblici nominati dal precedente governo di centrosinistra. La legge entrata in vigore nei giorni scorsi attribuisce infatti all’esecutivo ora in carica il potere di revocare nel giro di sei mesi le nomine fatte nell’ultimo semestre prima della scadenza della tredicesima legislatura. Nel mirino potrebbero finire (se già non ci sono finiti) personaggi come il presidente dell’Istat Luigi Biggeri, quello dell’Inpdai Maurizio Bufalini, quello dell’Unire Gennaro Terracciano, quello dell’Automobile Club Franco Lucchesi o quello del Consiglio nazionale delle ricerche Lucio Bianco. I posti a rischio sono almeno un centinaio.
Ma questo è niente in confronto a quello che accadrà all’interno degli Enti e negli stessi ministeri. E sarà un terremoto tanto più devastante perché avverrà a distanza di quasi un anno e mezzo dall’insediamento del governo di Silvio Berlusconi. Quando cioè gli altissimi burocrati dello Stato consideravano ormai scampato il pericolo.
La legge stabilisce infatti che al sessantesimo giorno dall’entrata in vigore della legge, decadono automaticamente i direttori generali dei ministeri e degli Enti vigilati. A quella data (il 7 ottobre, appunto) il governo potrà decidere se revocarli o confermarli. Con una differenza non trascurabile: mentre i direttori generali dei ministeri avranno per un anno il paracadute di un incarico di studio, quelli degli Enti pubblici potranno perdere il posto.
In alcuni ministeri salteranno i direttori generali faticosamente sopravvissuti alla prima ondata del vecchio spoils system. E il caso delle Attività Produttive, dove alcune poltrone di direttori generali traballano paurosamente. Per esempio quella di Antonio Lirosi che aveva già ricevuto un segnale: la sua non riconferma nel consiglio di amministrazione di Finmeccanica. Ma anche quella di Piero Antonio Cinti, ex capo di gabinetto del ministro dell’Industria Pierluigi Bersani. Oppure quella del direttore degli incentivi industriali Carlo Sappino (che incidentalmente ha anche una parentela indiretta con il sindaco di Roma ed esponente diessino Walter Veltroni). Sulla black list del ministro Antonio Marzano c’è anche il direttore degli affari generali Gianfranco Vecchio. C’era finito da tempo, ma la sua posizione si è aggravata dopo che ha deciso di aderire allo sciopero generale indetto dalla Cgil contro le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, di cui proprio Marzano era stato il primo sponsor. In programma c’è poi la sostituzione del direttore del Commercio estero Gennaro Visconti. Incerto è il destino di Tullio Maria Fanelli, direttore delle fonti di Energia nominato dal predecessore di Marzano, Enrico Letta.
Al ministero dell’Ambiente è già saltata, nei giorni di Ferragosto, la testa del direttore generale Gianni Silvestrini, dopo che in precedenza Renato Grimaldi e Maria Rosa Vittadini erano stati messi da parte.
Qualche movimento è segnalato anche al ministero della Salute, dove la nuova legge potrebbe essere l’occasione per l’arrivo, a capo della programmazione sanitaria, di Piero Micossi (fratello dell’attuale direttore generale dell’Assonime Stefano Micossi), assessore alla sanità della Regione Liguria. Tutto tranquillo sembra invece al ministero dell’Economia, dove i grandi cambiamenti sono stati già fatti nei mesi scorsi, e si sono conclusi con la nomina di Vittorio Grilli (che ora pare destinato anche alla presidenza di Patrimonio spa) alla Ragioneria generale dello stato al posto di Andrea Monorchio. Ma il ministro Giulio Tremonti è comunque alla ricerca di giovani e brillanti economisti da inserire nella struttura, in posti di una certa responsabilità, sfruttando l’opportunità di assumere dall’esterno il 10% dei dirigenti che offre la nuova legge.
Per una pura coincidenza l’entrata in vigore dello spoils system targato Frattini si intreccia con il prevedibile avvicendamento su una delle poltrone più prestigiose della pubblica amministrazione: quella del presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Attualmente ci sta seduto sopra il potente Aurelio Misiti, che contemporaneamente ricopre anche l’incarico di assessore ai Lavori pubblici della Regione Calabria nella giunta di centrodestra di Giuseppe Chiaravalloti. Ma presto Misiti potrebbe essere nominato supercommissario per le grandi opere pubbliche, ed essere quindi costretto a lasciare. Per la presidenza del consiglio superiore si fanno i nomi di Remo Calzona e Angelo Balducci.
Forti scossoni sono prevedibili soprattutto negli Enti di previdenza. All’Inail, appena commissariato con Vincenzo Mungari, non sembra particolarmente salda la poltrona del direttore generale Pasquale Acconcia. Sull’Ente non nasconde di avere mire Alleanza nazionale, che potrebbe riproporre per la presidenza la candidatura di Pietro Magno , già presidente dal 1994 al 1999, e la nomina di un nuovo direttore. In bilico pare anche la posizione del direttore generale dell’Inpdap Andrea Simi, ex alto dirigente del Senato nominato dall’ex ministro del Lavoro diessino Cesare Salvi. Tutta da vagliare è la posizione di Massimo Antichi, direttore generale dell’Enpals stimato dal centrosinistra, che fa parte del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, e di Maria Clotilde Calamita, direttore generale dell’Ipsema (istituto destinato a confluire nell’Inail), nominata da Tiziano Treu . Un capitolo a parte merita l’Inps, dove il presidente Massimo Paci è dimissionario e l’attuale direttore generale Fabio Trizzino si avvia a essere nominato commissario fino al prossimo mese di febbraio, quando si procederà a un generale rinnovo degli incarichi di vertice. E potranno forse arrivare Ornello Vitali alla presidenza e l’attuale amministratore di Italia Lavoro Natale Forlani alla direzione generale.
Ma gli enti previdenziali non sono che una piccola fetta dell’enorme universo di istituti pubblici interessato dallo spoils system. C’è per esempio l’Enac, dove nei prossimi mesi è già previsto un cambio di presidente. Si va poi dal Coni all’Enit, all’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine, all’Ente nazionale corse al trotto, all’Agenzia spaziale italiana, al Cnr, all’Istituto nazionale di geofisica, all’Istat, all’Anas, a tutti i parchi nazionali, a tutte le autorità portuali, fino alle decine di istituti di ricerca e sperimentazione che dipendono dal ministero delle Politiche agricole: Istituto della nutrizione, Ente sementi elette, Istituto di economia agraria, Istituto per la fauna selvatica, Istituto sperimentale per la zootecnia e via di questo passo. Non mancano negli elenchi gli Enti culturali come quello per il Teatro e l’Accademia dei Lincei, che figura nella lista delle istituzioni sotto la vigilanza dei Beni culturali.

Sergio Rizzo

Le norme del governo

Le nuove disposizioni previste dalla legge Frattini sono entrate in vigore l’8 agosto. Il testo messo a punto dal ministro della Funzione pubblica consente al nuovo governo di sostituire i gradi più elevati della pubblica amministrazione, rimpiazzando i vecchi dirigenti con persone di propria fiducia. L’articolo 3 stabilisce che il sessantesimo giorno dall’entrata in vigore della legge, ovvero lunedì 7 ottobre, tutti i dirigenti generali degli enti pubblici cessano dall’incarico. La disposizione interessa anche tutti i segretari generali e i capi dipartimento dei ministeri. Entro il sessantesimo giorno il ministro dovrà decidere se confermare il dirigente nel suo attuale incarico oppure destinarlo altrove. Sono coinvolti nello spoils system anche i dirigenti della fascia inferiore. Esclusi, invece, i dirigenti della scuola.

Ministeri

ATTIVITA PRODUTTIVE
In bilico Antonio Lirosi, Piero Antonio Cinti, Carlo Sappino, Gianfranco Vecchio, Gennaro Visconti, Tullio M. Fanelli

AMBIENTE
Sostituito il direttore generale Gianni Silvestrini

SALUTE
In arrivo Piero Micossi a capo della programmazione sanitaria

ECONOMIA
Nei mesi scorsi Vittorio Grilli ha sostituito Andrea Monorchio alla Ragioneria generale dello stato

LAVORI PUBBLICI
Remo Calzona o Angelo Balducci potrebbero prendere il posto di Aurelio Misiti alla presidenza del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, in procinto di essere nominato supercommissario per le grandi opere pubbliche

POLITICA
Enti pubblici

Questi i dirigenti di enti parastatali che rischiano di perdere il posto con lo spoils system

ISTAT
Presidente Luigi Biggeri
INPDAI
Presidente Maurizio Bufalini
UNIRE
Presidente Gennaro Terracciano
AUTOMOBILE CLUB
Presidente Franco Lucchesi
CNR
Presidente Lucio Bianco
INAIL
Direttore generale Pasquale Acconcia
INPDAP
Direttore generale Andrea Simi
ENPALS
Direttore generale Massimo Antichi
IPSEMA
Direttore generale Maria Clotilde Calamita


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Date: 26 Aug, 2002 on 11:15
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