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Zainetti, penne, manuali e quaderni Per la scuola la spesa aumenta del 25%
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da Il Corriere della Sera
Sabato, 24 Agosto 2002

Zainetti, penne, manuali e quaderni Per la scuola la spesa aumenta del 25%
IL RITORNO IN CLASSE

I rincari entrano negli zainetti, aprono gli astucci, si attaccano ai diari e ai quaderni, colpiscono i libri. Il peso dell’istruzione nell’età dell’euro aumenta, ma in questo caso soltanto nel portafoglio delle famiglie alle prese con gli acquisti per il nuovo anno scolastico alle porte. Ogni famiglia spenderà in media 500 euro, calcolano le associazioni dei consumatori. E un'indagine sul campo, a Milano, dimostra che l’incremento, rispetto all’anno scorso, è tra il 20 e il 25%. Un quaderno non griffato costa almeno 2 euro, un diario alla moda 11,50 euro, un astuccio oltre 10 euro.
La controffensiva delle famiglie al caro scuola si chiama grande distribuzione: centri commerciali, ma anche supermercati, dove «i quaderni e la cancelleria sono già in sconto». L’inconveniente è che bisogna comprare grandi confezioni. E non sempre, alla fine, conviene. Va meglio con i libri usati, che si trovano a metà prezzo, a patto di muoversi con molto anticipo.

ALLE ELEMENTARI
«Matteo va in prima, basteranno 150 euro?»

Matteo Mangiagalli è figlio unico e il 23 settembre compie 6 anni, giusto in tempo per la scuola: prima elementare a Brugherio. Del grembiule farebbe volentieri a meno, «già lo odiava all’asilo. Però servirà a sporcarsi di meno», racconta la mamma Anna, 37 anni, impiegata all’Ospedale San Raffaele. Approfitta dell’ultimo venerdì di vacanza per fare shopping a Milano, accompagnata dal marito Luca, 37 anni, rappresentante di lampade. Matteo (nella foto sopra con mamma e papà) fa le smorfie, poi sceglie un grembiulino blu. Costa 11,90 euro all’Oviesse di Corso Buenos Aires: un «acquisto abbordabile», però «è sintentico, c’è solo il 35% di cotone, ormai quelli di cotone al 100% non si trovano più», nota la mamma.
E’ il secondo acquisto scolastico per Matteo. Lo zainetto lo hanno comprato al Disney Store di Orio al Serio: 18 euro. «Non è proprio per la scuola, perché è più piccolo, ma in prima elementare basterà», valuta papà Luca per la prima volta alle prese con il caro scuola nell’era dell’euro.
«Dovremo comprare i quaderni, penne, matite, i colori a pastello, i pennarelli, l’album da disegno, la gomma, il righello, il diario e tante piccole cose che cose che non credevamo costassero tanto». La famiglia Mangiagalli ha fatto due calcoli. Il budget? «Spenderemo almeno 150 euro, ma chissà se basteranno. E ci va bene perché i libri sono gratis. Un bimbo alle elementari è ancora gestibile. I nostri amici, che hanno figli alle medie e alle superiori, ci hanno raccontato aumenti da capogiro. Andremo da Carrefour o da Bennet, sperando di risparmiare, come facciamo già per la spesa alimentare». Ma il caro scuola non preoccupa Matteo, anzi lui non vede l’ora di cominciare, «per imparare a leggere e a scrivere».

ALLE MEDIE
«Vogliamo risparmiare compriamo i libri usati»

«Il mio astuccio dell’anno scorso», grida Carolina Brizio, 12 anni, seconda media, indicando il portamatite peloso della Nici nel reparto cartoleria del grande magazzino in centro. A notare la differenza è la madre Carmen, 47 anni, casalinga, un pomeriggio «in gita» a Milano (abitano in provincia, a Rodano), con il marito Giovanni, 52 anni, funzionario di banca, e le figlie Carolina e Greta (di 7 anni). La terza figlia, Giulia, 16 anni, è al Meeting dell’amicizia di Rimini. «L’anno scorso costava 18.000 lire, ora il cartellino indica 12,50 euro», osserva sbalordita. Un rincaro del 34%. Ma non è la sola sorpresa. A Carolina piace Winnie the Pooh, ma il quadernone rigido costa 12,50 euro. «Di solito noi li pagavamo al massimo 9.000 lire», ricorda Carmen. Un raccoglitore piccolo di Harry Potter arriva a 3,55 euro, l’anno scorso lo pagavamo 5.000 lire. «Non era di Harry Potter però...». Carmen (nella foto sopra con la famiglia) adocchia la cartella classica di Muscionico, «le ho sempre fatto il filo - confessa - ma era troppo cara quando costava 200/220.000 lire, figuriamoci adesso a 165,30 euro» (320.000 lire). «A questi prezzi è impossibile comprare, già noi spendiamo una fortuna di cancelleria con tre figlie a scuola. La strategia della famiglia Brizio contro il caro scuola perciò è la seguente: i libri si comprano usati al Libraccio, ce ne sono diversi a Milano e Carmen ci va periodicamente fin da giugno a cercare. «Li abbiamo trovati tutti, tranne 4, nuove edizioni purtroppo». Gli zainetti? «Ce li facciamo regalare per i compleanni, che cadono all’inizio della scuola». Le tute da ginnastica si passano da una figlia all’altra, come i grembiuli. Nonostante gli accorgimenti, però, quest’anno la scuola peserà per «circa 400 euro sul bilancio familiare», valuta Carmen, contro le circa 650.000 lire dell’anno scorso. Come dire: tra il 20 e il 25% in più.

ALLE SUPERIORI
«Con un figlio a ragioneria»

Il caro scuola? E’ l’agenda della Smemoranda, che l’anno scorso costava 10,33 euro e adesso è salita a 11,50: un ritocco dell’11,3%. Ma per Andrea Colombo, 14 anni, 1° anno di ragioneria, «o la Smemoranda o niente». Idem per lo zainetto, che deve essere Invicta (pagato 37 euro in offerta in un centro commerciale a Cantù). Bizze anche per la sorella Laura, 13 anni, terza media. «Voleva a tutti i costi il diario di "Saranno Famosi" (prezzo 9,50 euro), che finalmente abbiamo trovato alla Ricordi», racconta Giovanna Colombo, 46 anni, (nella foto con la famiglia), casalinga in trasferta da Cucciago, paesello in provincia di Como, a Milano con i tre figli (c’è anche Claudia di 23 anni). Sono arrivati in treno, con le Ferrovie Nord alle 11 (4,50 euro a testa), pranzo da Mc Donald’s in Galleria Vittorio Emanuele, riprenderanno il treno verso le 18. «Quest’anno è aumentato tutto, anche per la scuola», si lamenta la signora Giovanna. E con tre figli di 13, 14 e 23 anni e un marito (Alberto), operaio metalmeccanico a Novedrate, che porta a casa meno di 1.300 euro al mese, non è facile far quadrare il bilancio a fine mese. Quando Giovanna non ci arriva, chiede aiuto a Claudia, la figlia maggiore, che da due anni e mezzo lavora come perito chimico (930 euro al mese), ma continua a vivere in casa.
I libri? «Li abbiamo già ordinati». Per Andrea, che sogna di fare l’informatico, i testi sono 12, costo totale 221 euro. «Una bella differenza rispetto all’anno scorso, perché alle medie il Comune di Cucciago paga a metà con le famiglie. Poi c’è l’abbonamento per la corriera, per andare e tornare da Como, circa 38 euro al mese. E l’anno prossimo con Laura alle superiori la mazzata sarà doppia».


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Date: 24 Aug, 2002 on 10:41
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