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CODACONS: A FERRAGOSTO ATTENTI AI BAGNI!
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1. CODACONS: A FERRAGOSTO ATTENTI AI BAGNI!
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A FERRAGOSTO ATTENTI AI BAGNI !
DECALOGO DEL CODACONS PER RIDURRE I RISCHI

La credenza popolare vuole che il giorno dell’Assunzione di Maria Vergine, Ferragosto, non si debba fare il bagno. Non abbiamo verificato se in questa data il numero di annegamenti sia statisticamente superiore rispetto alla media. Certo a Ferragosto i rischi connessi alla balneazione sono maggiori, sia perché ci si è appesantiti con cospicue libagioni, sia per il numero elevato di bagnanti, sia per l’alto numero di primi bagni (ai 27 milioni di italiani già in vacanza se ne aggiungeranno, infatti, altri 10 che sosteranno nei luoghi di villeggiatura solo per il ponte). L'annegamento rappresenta l'incidente più drammatico e peculiare nell'ambiente natatorio. Per annegamento s’intende l'asfissia, ovvero l'arresto della funzione respiratoria, conseguente ad un’immersione. Frequenti anche i casi di semiannegamento, lo stadio immediatamente precedente l'annegamento, che si ha quando la vittima viene tratta in salvo prima che smetta di respirare. In Italia le statistiche sottostimano il fenomeno: i semiannegamenti non vengono neppure denunciati. L'incidenza dell'annegamento presenta due picchi, a differenti età: tra i 2 e i 4 anni (ecco perché il 50% degli annegamenti si verifica in piscina) e gli adolescenti che, immaturi, tentano di impressionare i loro amici con comportamenti a rischio (ad esempio iperventilando). Il Codacons ha deciso di fare un decalogo con alcune semplici regole per ridurre al minimo i rischi:
1) Lasciare trascorrere almeno tre ore dall’ultimo pasto prima di fare il bagno. Non fare mai il bagno a stomaco pieno.
2) Adattarsi molto gradatamente alla temperatura dell’acqua. Dietro la definizione di annegamento, infatti, si nasconde quasi sempre un’aritmia provocata dal repentino passaggio dalla vasodilatazione dovuta alle alte temperature alla vasocostrizione provocata dall’acqua, con conseguente diminuzione della frequenza cardiaca. La conseguenza può essere un arresto cardiocircolatorio. Quindi:
- Stare immersi almeno cinque minuti prima di avventurarsi al largo;
- Dopo una lunga esposizione al sole entrare in acqua ancora più gradatamente;
- Non tuffarsi direttamente in acqua, da asciutti, specialmente se sudati.
3) Non fare il bagno se non si è in perfette condizioni psicofisiche.
4) Anche se si è dei buoni nuotatori non forzare il proprio fisico.
5) Non entrare in acqua quando è esposta la bandiera rossa.
6) Distanza dalla riva:
- Non allontanarsi oltre i gavitelli che delimitano la zona di sicurezza per la balneazione.
- Non allontanarsi dalla spiaggia oltre i 50 metri quando si usano materassini, ciambelle, galleggianti, piccoli canotti o altri oggetti gonfiabili ausiliari per il nuoto: non danno alcuna sicurezza.
- Se non si sa nuotare, bagnarsi in acque molto basse.
- Non nuotare a lunghe distanze da soli, anche il corpo meglio allenato può subire debolezze.
7) Evitare di tuffarsi dagli scogli. Non tuffarsi in acque torbide, le situazioni sconosciute presentano pericoli.
Evitare l'assunzione di alcool, sembra scontato ma non è così: un terzo degli adulti che annega ha un test per l'alcoolemia positivo.
9) Non iperventilare prima di nuotare sott'acqua; ci sono danni potenzialmente fatali inerenti a questa pratica; bastano una o due profonde ventilazioni.
10) Non lasciare bambini incustoditi vicino alla riva o in piscina: non conoscono i pericoli. Sembrerà impossibile ma bastano pochi centimetri d'acqua per fare annegare un bambino molto piccolo. Nella prima infanzia si verificano spesso casi di annegamento. Il bimbo molto piccolo può annegare anche se lasciato per qualche istante dall'adulto (che si è magari allontanato per rispondere al telefono o prendere un oggetto). Non lasciatelo solo nemmeno per un istante e per nessun motivo: se dovete allontanarvi portatelo con voi, anche a rischio di fargli prendere freddo. Il bambino spesso è attratto da un giocattolo che galleggia nella piscina o al largo.

Per i fiumi in particolare aggiungiamo:
- In canotto si deve portare il giubbotto di sicurezza (anche al mare).
- Non superare il peso massimo indicato sul canotto.
- Non legare insieme i canotti, non sono più manovrabili.
- I segmenti di fiumi sconosciuti devono essere perlustrati prima della partenza.
- Solo buoni nuotatori allenati possono avventurarsi in acque libere (laghi, fiumi, ).
- Un eccessivo raffreddamento può provocare crampi, più l’acqua è fredda e meno ci si dovrebbe rimanere.

Buon ferragosto a tutti.

Per informazioni: 338/4031534


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Mail: redazione@edscuola.com
Date: 15 Aug, 2002 on 12:05
CODACONS: A FERRAGOSTO ATTENTI AI BAGNI!
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