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Maggioranza divisa sui fondi alle scuole
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1. Maggioranza divisa sui fondi alle scuole
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da La Stampa Web (ed. Torino)
Giovedì, 1 Agosto 2002

CONSIGLIO REGIONALE A OLTRANZA PER VARARE LA FINANZIARIA

Maggioranza divisa sui fondi alle scuole

L´Udc chiede di mantenere le risorse anche per gli istituti non statali ma An, Forza Italia e Lega non sembrano sulla stessa posizione L´opposizione diessina attacca Ghigo: «E´ un nuovo colpo di mano»

Maggioranza divisa, opposizione sulle barricate e neppur del tutto compatta, dopo un mercoledì convulso, alla vigilia di ferie che per il Consiglio regionale rischiano di allontanarsi. Oggetto del contendere l´emendamento che eroga poco più di 1,5 milioni di euro (3 miliardi di lire) alle scuole non statali, da inserire nella prima legge finanziaria del Piemonte, un documento in cui sono dettate le regole e gli indirizzi di una manovra che vale oltre 200 milioni di euro. Una legge importante, a giudizio della giunta guidata dal presidente Enzo Ghigo. Al punto da convincerla a ritirare il pomo della discordia, ossia quel milione e mezzo di euro che Ds, Pdci, Rc e Verdi (la Margherita ha una posizione diversa, possibilista a dare contributi alle scuole cattoliche) respingono. Ma se gli assessori Giampiero Leo («Di fronte alla promessa di interventi più forti in autunno e del ritorno del buono scuola», spiega) e Gilberto Pichetto accettano di ritirare l´emendamento, l´Udc (Angeleri, Deorsola, Rosa Anna Costa e Tomatis) lo ripresentano in aula, scontentando parte della maggioranza e opposizione. Risultato: alle 17 due conferenze stampa, la prima delle minoranze, la seconda dell´Udc, al quale si aggiungono Forza Italia, An e Lega Nord. Andiamo con ordine. «Abbiamo - spiega il capogruppo Ds, Giuliana Manica nel primo incontro con i cronisti - già presentato oltre 500 emendamenti alla legge finanziaria. Siamo pronti a depositarne ancora migliaia». Con l´obiettivo - confermato dal segretario Pietro Marcenaro - di far slittare la legge a chissà quando. Per le sinistre, l´emendamento del centrodestra «è un colpo di mano inaccettabile», che fa rientrare dalla finestra quei «buoni-scuola», il cui ammontare raggiungeva i 35 miliardi di lire e non i 3 di oggi, bocciati a suo tempo. Spiega Marcenaro: «Ritirino l´emendamento e la finanziaria passa, diversamente...». Poi, con i colleghi di opposizione, attacca la giunta e il presidente Ghigo, accusandoli di non saper gestire la maggioranza che li sostiene, «tanto divisa da non fare quadrato intorno alle scelte dei suoi assessori che in mattinata avevano deciso di ritirare l´emendamento contestato». Diversa la posizione della Margherita. Assente il capogruppo Saitta, Costantino Giordano precisa che Democratici e cattolici non sono contro gli aiuti alle scuole non statali e dice: «Abbiamo depositato emendamenti solo alla finanziaria». Così i radicali, che li hanno proposti soltanto contro l´aumento degli emolumenti ai consiglieri. A ruota, nella stessa sala, anche la maggioranza mostra di essere tutt´altro che unita: Angeleri, Deorsola e Rosa Anna Costa (Udc) affermano che i contributi all´istruzione non statale erano e sono nel programma elettorale di Ghigo, quindi da sostenere. Valerio Cattaneo (Forza Italia), Ennio Galasso (An) e Matteo Brigandì (Lega), pur affermando che la parità di diritti fra scuola pubblica e non è sacrosanta, dicono che l´approvazione della finanziaria, prima delle ferie, è imprescindibile. Con ciò annunciano: «Lasceremo l´ultima parola alla giunta e ci adegueremo alle sue decisioni». Quindi, se gli assessori, per motivi di opportunità, voteranno contro l´emendamento Udc, lo faranno anche i consiglieri azzurri e di An. Replica di Angeleri: «E noi ne trarremo le conseguenze». Come dire: siamo pronti a spaccare il centro-destra.
Nel frattempo il presidente del Consiglio, Roberto Cota, ha presentato il calendario delle prossime sedute che sono proseguite nella serata e nella notte di ieri e continuano oggi: mattino, pomeriggio e ancora sera e notte. Domani, alle 14,30, nuova riunione della conferenza dei capigruppo per decidere se proseguire o no in un muro contro muro che porterebbe l´aula a Ferragosto.

Giuseppe Sangiorgio


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Date: 01 Aug, 2002 on 06:49
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