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Un piano per smembrare il Cnr
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1. Un piano per smembrare il Cnr
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da Il Nuovo
Martedì, 30 Luglio 2002

Un piano per smembrare il Cnr

Solo soldi privati per la ricerca. Pochi "superdipartimenti" con il compito di trovare sponsor per i progetti. Lo Stato coprirà solo le spese di gestione.

ROMA - Secondo indiscrezioni - a quanto riporta stamane il quotidiano Repubblica - sarebbe pronto un piano per smembrare il Cnr. Un disegno del ministro Letizia Moratti che vedrebbe arrivare i soldi dallo Stato solo per le spese di gestione. Per la ricerca, solo soldi privati. Si parla di una quindicina di superdipartimenti, guidati da "fiduciari" di nomina governativa, che cercheranno sul mercato i fondi per la ricerca perché lo Stato ne finanzierà solo le spese fisse.

Il nuovo sistema della ricerca pubblica avrebbe quindi un modello imprenditoriale. Un modello che sembra sia stato elaborato con la consulenza di una società specializzata nella riorganizzazione aziendale. Ma che sta sollevando un coro di critiche nella comunità scientifica.

La riforma prevederebbe lo scioglimento dei 108 istituti che oggi costituiscono la rete scientifica dell'ente. Le loro attività sarebbero accorpate in alcune maxistrutture tematiche, competitive e sostanzialmente indipendenti tra di loro, ma associate in una sorta di holding per la cui presidenza si fanno i nomi di un parlamentare europeo di Forza Italia e di un intellettuale di area laica.

Da queste strutture inoltre sarebbero escluse alcune delle aree disciplinari oggi di competenza del Cnr , come l'astrofisica, affidata all'Inaf, l'Istituto che riunisce gli osservatori astronomici nazionali.

Ai ricercatori italiani non piace, anzitutto, che si disponga del loro destino senza consultarli, come sottolinea il comunicato stampa diffuso tre giorni fa dai direttori di istituto del Cnr, che dichiarano di voler partecipare attivamente al dibattito sul loro ente, e annunciano un'iniziativa pubblica in autunno.

Preoccupatissimi, infine, i giovani dell'Adi, l'associazione dei dottori di ricerca. "Noi, da un governo lungimirante e attento alla ricerca avremmo voluto un ente nazionale pubblico unico, coordinato, forte, autorevole e ben finanziato", spiega Flaminia Saccà, segretaria dell'Adi, "Ma la prima conseguenza dei tagli è che sono spariti i finanziamenti ai progetti per i giovani".

Non piace all'astrofisica, Margherita Hack, il progetto Moratti . ''Gli Istituti del Cnr sono quelli che funzionano meglio -dichiara Margherita Hack- sarebbe meglio non toccarli. Gli Istituti di Astrofisica -sottolinea- potrebbero essere correlati, anche con convenzioni, ma non esclusi''. Non solo, secondo l'astrofisica ''bisognerebbe sapere i nomi dei due responsabili''.


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Date: 30 Jul, 2002 on 08:29
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