da Il Corriere della Sera
Giovedì, 11 Luglio 2002 HA 6 MILIONI DI ANNI IL CRANIO UMANO PIU’ VECCHIO DEL MONDO
Una scoperta definita «sensazionale» potrebbe spostare all’indietro nel tempo di circa 3 milioni di anni la nascita del più antico progenitore dell’uomo. Un gruppo di paleoantropologi al lavoro nel Ciad (Africa Centrale) ha infatti trovato un cranio umano risalente a 6 o 7 milioni di anni fa. I più antichi resti umani conosciuti finora erano stati scoperti nel 2000 in Etiopia e risalivano a 3,5 milioni di anni fa. Battezzato «Toumai» - il nome dato ai bambini che nascono alla fine della stagione secca - il reperto è stato scoperto da un team internazionale composto da studiosi francesi e ciadiani. La loro impresa è raccontata sul numero di «Nature» in edicola da oggi in un articolo firmato da Michel Brunet (nella foto) e Patrick Vignaud. Secondo Daniel Lieberman, dell’Università di Harvard, «Toumai» potrebbe avere sulla paleontologia «lo stesso impatto di una piccola bomba nucleare». Per il paleontologo Henry Gee «è forse il più importante fossile mai scoperto e rivaleggia con quello dell’ Australopithecus africanus trovato 77 anni fa, su cui è nata la paleoantropologia»
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